Allo stadio Schnabelholz di Altach va in scena il derby austriaco tra la squadra locale del SCR Altach e gli storici rivali dell’Austria Lustenau. Due club che per la prima volta rinnovano la loro sfida nella massima divisione austriaca: se i padroni di casa sono già alla nona partecipazione consecutiva, vantando tra l’altro anche piazzamenti prestigiosi, gli avversari, che avevano già in passato bazzicato la Bundesliga austriaca, mancavano da oltre 20 anni. Le due cittadine sono divise da una manciata di km, poco più di 10, rappresentando due piccoli centri austriaci: Altach è un comune di 6.515 abitanti, Lustenau conta invece 22.214 anime, entrambi situati nella regione di Vorarlberg.

La partita assume risvolti importanti perché per anni i padroni di casa hanno potuto vantare il primato regionale, tuttavia quest’anno gli ospiti hanno tutte le carte in regola per provare a insediare questa leadership sportiva ormai consolidata della squadra locale, sulla cui panchina ora siede Miroslav Klose, vecchia conoscenza del calcio italiano.

Se sul piano sportivo il primato è stato per anni ad appannaggio dei padroni di casa, altrettanto non si può dire del tifo organizzato; il movimento ultras in Vorarlberg non vanta la tradizione e la storia di realtà come Vienna, Innsbruck, Salzburg, Graz ma nonostante la giovane età, le due tifoserie hanno saputo ritagliarsi negli ultimi anni un posto importante nel variegato panorama austriaco, anche grazie alla qualità e alla quantità sfoggiate in tempi recenti. 

Come ogni derby che si rispetti, anche questo disputato in Austria è preceduto da sontuose coreografie: da una parte i padroni di casa sottolineano la superiorità calcistica che da sempre il loro club vanta nella regione, esponendo l’eloquente striscione “Abbiamo la carta della briscola il mano” seguito da “…e la briscola uccide sempre il suino verde: Lustenau mer*a!”. Gli ospiti invece espongono una coreografia meno “strutturata” rispetto ai padroni di casa, chiusa con un’ottima fumogenata. 

Con i tifosi di casa presenti anche i gemellati del Grasshoppers Zurigo venuti per l’occasione a dar manforte ai loro amici; tifo buono anche se con qualche pausa di troppo. Rispetto a quanto siamo abituati a sentire in Italia, il repertorio non è particolarmente originale, con cori datati e non sempre coinvolgenti. Gli ospiti offrono invece un tifo continuo, compatto e colorato; anche loro come i padroni di casa possono contare sulla presenza dei gemellati, nello specifico di quelli dell’Augsburg, club militante nella Bundesliga tedesca. 

Sul campo a spuntarla è l’Austria Lustenau, che dopo essere passato in svantaggio, prima pareggia e infine segna il gol della vittoria a pochi istanti dal triplice fischio finale, mandano in estasi i propri tifosi che, almeno per oggi, sono stati capaci di mettere in discussione il primato calcistico regionale così centrale nella narrazione della gara odierna.

Remo Zollinger