Al “Città di Arezzo” si affrontano, in una giornata ventosa, Arezzo e Pianese. Data l’alta classifica di entrambe ci si aspetta un match di gran livello, con occasioni da entrambe le parti.
Quello che si vive ad Arezzo questa domenica è, invece, un clima surreale, con i tifosi in silenzio o al massimo in contestazione con i giocatori, lo staff e tutti i colpevoli di questa stagione, l’ennesima fallimentare, dopo che mercoledì scorso gli amaranto sono stati buttati fuori anche dalla coppa, per mano del modesto Pomigliano.
Nel lato destro della tribuna, occupato dai gruppi aretini, si nota uno striscione con una scritta che non lascia dubbi: “Vergognatevi!”.
La partita, tra l’altro molto noiosa, scorre via sul filo del rasoio e finisce con uno 0-0, emblema di tutta l’annata calcistica che stanno vivendo i tifosi aretini.
Non sono servite le diverse contestazioni, i colloqui a “muso duro” alla fine di alcune partite; non c’è stato niente da fare, la realtà si è dimostrata ben diversa da quello che tutti si attendevano, con giocatori non all’altezza di condurre un campionato da vertice in serie D e, soprattutto, senza “attributi” che, alle prime difficoltà, si sono fatti risucchiare in un campionato così anonimo che nessuno avrebbe voluto vedere.
Ancora una volta, però, bisogna riuscire a vedere il bicchiere mezzo
pieno: se in campo la squadra è così ridicola, sugli spalti l’Arezzo questo campionato lo ha vinto prima che cominciasse, sottoscrivendo quasi 2.000 abbonamenti e sostenendo la maglia fino alla fine, anche in situazioni che poche società di blasone hanno vissuto.
Testo e foto di Riccardo Franchi.