In un periodo dove l’ultras è messo alle corde, imprigionato tra anticipi e posticipi, tessere e non tessere, trasferte chiuse e stadi non a norma, riuscire a vedere un impianto sportivo con una presenza di spettatori ampiamente sopra la media è roba così rara da doversi stropicciare gli occhi. Se aggiungiamo che la partita in questione non è certamente uno scontro per il vertice della classifica, diamo ancor più valore a due tifoserie che oggi, ma anche nel recente passato, hanno dimostrato di avere grandi potenzialità.

I foggiani, dopo la promozione, stanno inanellando invasioni su invasioni, sempre in tantissime unità, sempre colorati, sempre chiassosi e travolgenti nei cori si candidano ad essere una delle tifoserie più in forma dell’attuale campionato cadetto. Questo perché i numeri stanno a dimostrare l’entusiasmo e la crescita esponenziale delle due curve rossonere, capaci in trasferta di unire colore e calore e di essere letteralmente il dodicesimo uomo in campo.

Per l’Ascoli questa è la partita che dovrebbe essere del rilancio, la tifoseria ci crede e si presenta in buon numero al Del Duca, alla fine si conteranno qualcosa come circa diecimila spettatori, con larga rappresentanza ospite.

Ad inizio partita la tifoseria di casa accoglie le squadre in campo con una fitta sciarpata, accompagnata dallo sventolio di qualche bandierone e dall’accensione di un fumogeno, poi è il tifo ad essere l’assoluto protagonista della partita. Gli ospiti con i numeri portati nelle Marche, hanno ben poca difficoltà a farsi sentire anche se in questi casi, come spesso succede, diventa complicato coordinare una massa di persone così copiosa, considerando il fatto che l’organizzazione, per quanto buona, si scontra con l’evidenza di non giocare tra le mura amiche.

Foggiani che ci danno dentro alla grande, cori potenti, bandiere al vento e sciarpata magistralmente eseguita. Indubbiamente sugli spalti è una partita viva, le due tifoserie esprimono al meglio il proprio potenziale anche se è il risultato ad incidere sul tifo, soprattutto nel finale di gara.

Da menzionare il bello striscione esposto dagli ospiti nella prima frazione di gioco: “Nel ricordo delle vittime del terremoto” applaudito da tutto lo stadio, tribuna compresa.

Il Foggia, sul terreno di gioco, vince per 2-0 e se per i satanelli è festa grande, il pubblico di casa mastica amaro e parte qualche sonoro fischio. L’Ascoli diventa fanalino di coda: questa tifoseria sicuramente non merita l’attuale posizione in classifica della propria squadra.

Testo di Valerio Poli.