Mi ero promesso da tempo di andare a vedere questa partita della ventinovesima giornata di Promozione laziale, interamente prevista come turno infrasettimanale. Così mercoledì, pur riconoscendo la stanchezza e la pigrizia successive al lavoro, la passione per il calcio e per il movimento ultras mi spingono fino ad arrivare a Prima Porta dove ha sede la società romana dell’Athletic Soccer Academy. In campo alle 16:00 i locali affrontano la storica VJS Velletri: più di tutto, mi porta fin qui proprio la tifoseria ospite, tanto calorosa quanto sempre presente su ogni campo che la maglia rossonera calca, di cui inoltre – sentendo gli “addetti ai lavori” – se ne dice un gran bene.

Per evitare brutte sorprese parto con un buon margine di vantaggio, arrivando una quarantina di minuti prima del calcio d’inizio, giusto cinque minuti prima di veder arrivare 4-5 macchine piene di ultras ospiti. Capisco dunque che non è il momento di tergiversare ed espletate tutte le formalità del caso, sono in campo. Da un dirigente locale, ben disposto ad esaudire tutte le mie curiosità, apprendo della recente fondazione della squadra romana, costituita appena nel 2012 dalle ceneri della vecchia A.S.D. Atletico Flaminia. Come succede sempre più spesso in epoca moderna, il Centro Sportivo denominato “Armata del Mare” non comprende solo il campo da gioco della prima squadra ma ospita più campi, anche di altri sport ed è servito da un ristorante oltre ad un più prevedibile bar. Il campo in cui gioca la prima squadra è intitolato a “Claudio ed Andrea”, dalla mia prospettiva dal rettangolo verde, che per essere più precisi è in sintetico, mi rendo conto che la struttura è molto piccola per quanto, tutto sommato, accogliente, in virtù di una copertura che la ripara dalla pioggia e di seggiolini colorati.

Gli ultras velletrani della BANDA VOLSCA prendono posto in un angolo della tribuna con la società locale che lascia apprezzabilmente le porte aperte, senza pretendere il pagamento di un biglietto, come talvolta qualcuno fa in queste categorie, in quei rari casi in cui può speculare su una qualche tifoseria ospite.

Essendo in un quartiere di Roma non esiste nessun movimento organizzato per i padroni di casa, il cui seguito sono una ventina di tifosi seduti tranquillamente a godersi la partita e la giornata di sole. Gli ospiti invece, pur non avendo nulla di coreografico, ci mettono tanta passione e voce, tanto da far sentire la propria squadra in casa, benché il loro numero non sia eclatante.

Nella prima frazione i velletrani partono forte ed i cori, molto potenti come intensità, sono incentrati quasi tutti sull’accompagnamento di battimani e spaziano da quelli secchi a quelli più elaborati ed anche originali. La squadra dopo venti minuti va già sotto di un gol ma a loro poco importa, tanto che continuano a sostenere gli undici in campo sempre costantemente fino al riposo.

Nel secondo tempo i cori pur possenti sono meno continui, con qualche piccola pausa che fa capolino, interrotta dai battimani. Alla lunga riacquistano costanza e il loro sostegno alla squadra, viene premiato in pieno recupero dal gol del pareggio siglato dal neoentrato Pansera, che fa esplodere il settore ospiti con il quale il marcatore esulta e condivide la gioia. Nonostante i pochi minuti di recupero restanti, la VJS Velletri si tuffa tutta in avanti alla ricerca disperata del gol vittoria che valga i tre punti, ma riesce solo a sfiorarlo in un paio di occasioni, prima del triplice fischio finale dell’arbitro che decreta la fine delle ostilità mandando tutti negli spogliatoi. I giocatori ospiti però indugiano portandosi prima sotto alla propria tifoseria e ad applaudirla per ringraziarla dell’incitamento ricevuto.

Purtroppo questo punto muove poco la loro classifica che li vede ancora impelagati in zona play out, ma la consapevolezza e il vantaggio di avere dalla loro parte una tifoseria che è un vero e proprio lusso per la Promozione, può anche essere l’arma in più per uscire fuori da questa situazione. Me ne torno a casa soddisfatto della scelta fatta e promettendomi di rivedere i velletrani prima o poi anche in casa, visto che oggi ne è valsa davvero la pena.

Marco Gasparri