Dopo diversi anni in cui, per altre ragioni legate alla mera gestione dell’ordine pubblico, non era stato possibile vedere i monopolitani ad Avellino, questa volta, pur in assenza di divieti specifici, ci pensa il Covid a fare da spartiacque. Sia la Curva Sud di Avellino che la Curva Nord di Monopoli infatti, hanno preso la decisione di sospendere le proprie attività, scelta sulla quale ha pesato forse più la recrudescenza dei contagi, che non la decisione delle istituzioni calcistiche di abbassare nuovamente la capienza degli impianti al 50%. Uno stadio come il “Partenio-Lombardi” anche a mezzo servizio arriverebbe ad ospitare 13.000 spettatori, quasi il triplo della massima affluenza registrata quest’anno contro il Bari (4.900 spettatori circa, fonte santa e benedetta: Stadiapostcards.com). Di fatto ha prevalso il buonsenso fra quelli che, nella vulgata, ne vengono notoriamente considerati sprovvisti.

Per le medesime ragioni di opportunità, non avendo evidentemente contato troppe defezioni al proprio interno in questo periodo di massima espansione della curva dei contagi, il collettivo della Gradinata Est Monopoli ha invece optato per essere della partita. Oltretutto, per l’occasione, si festeggia l’anniversario di una delle due formazioni che animano questo settore, nello specifico i CSM a cui, prima della partita, i compagni di settore dei Bad Boys dedicano uno striscione e una targa ricordo.

Il tifo propriamente detto non può che risultare condizionato da tutte queste situazioni e la diretta conseguenza è il monologo ospite in uno stadio spoglio di presenze e di tifo. In assenza degli ultras nessuno si prende la briga di sostenere in qualche modo la compagine di casa e questo la dice lunga sulla bontà della scelta delle istituzioni che, in tutti i modi e da lungo tempo, stanno provando a sostituire lo spigoloso “tifoso organizzato” con il più addomesticato “tifoso consumatore”. Il Covid ha dato loro un’anteprima dello scenario asettico e frigido che potranno realizzare senza più gli ultras fra i piedi. Se questa è la strada che vogliono perseguire fino in fondo, consci delle conseguenze, buon pro li faccia.

Dopo novanta minuti di tifo positivo, rumoroso e anche colorato dal solito ottimo impatto delle loro pezze e bandiere, sempre ricercatissime nello stile e nella realizzazione, i biancoverdi ospiti possono poi riprendere la via di casa rinfrancati da un pareggio raggiunto proprio nei minuti finali, che permette loro dunque di chiudere il sipario su una bella trasferta. Peccato però che fino a quando non ci saranno tutti gli attori coinvolti, sarà sempre e comunque uno spettacolo solo a metà. O forse nemmeno spettacolo nel senso letterale del termine. Lo stesso rincorso dai padroni del calcio con le loro assurde logiche anti-tifo.