Balkan Football Club, un viaggio nei Balcani attraverso la lente d’ingrandimento del calcio
Il nuovo libro di Gianni Galleri in libreria dal 6 marzo 2024
Arriva in libreria il 6 marzo 2024 il nuovo libro di Gianni Galleri intitolatoBalkan Football Club. Viaggio rocambolesco alla ricerca di utopie e rigori sbagliati(Bottega Errante Edizioni).
Balkan Football Club nasce da dieci anni di viaggi tra Bulgaria, Romania, Albania ed ex Jugoslavia sulle tracce di vicende e di episodi poco conosciuti che hanno fatto la storia – non solo calcistica – di queste terre.
Dal Marakana di Belgrado alle utopie di cemento degli spomenik jugoslavi, dal Maksimir di Zagabria alle sponde del lago di Ocrida, senza generalizzazioni né stereotipi, calandosi fra la gente, entrando nei bar, lungo le strade, sui gradoni di tanti stadi in giro per i Balcani.
Un viaggio dall’Adriatico al Mar Nero, lungo il Danubio e la Drina, tra vecchi amici e burberi tifosi, birre e cori, ćevapi e rakija, per provare a decifrare i Balcani attraverso la lente d’ingrandimento del calcio.
Balkan Football Club è un libro fatto di luoghi, di strade, di stadi, di incontri, di comunità calcistiche, di taverne della Romania, della Bulgaria, dell’Albania e di quella cosa complicata che un tempo era la Jugoslavia.
Gianni Galleri, già autore di diversi libri sul calcio nei Balcani e curatore della pagina “Curva Est” (con 10.000 follower), utilizza il calcio come filo conduttore dei suoi viaggi perché «il calcio è aggregazione, identità, appartenenza. A suo modo ci racconta tantissimo di queste terre. Ci parla ad esempio del tempo che è passato, la storia che è cambiata. Lo fa con grande naturalezza, perché tutti parlano di calcio con uno sconosciuto, ma più difficilmente parlano di politica o di altri aspetti più personali della propria vita».
In territori così complessi e sfaccettati il calcio può diventare uno specchio della società e, come ci spiega Gianni Galleri, «è uno degli specchi più fedeli, perché sugli spalti di uno stadio cadono molte maschere e si è spesso più sinceri e trasparenti. È una cosa che penso da sempre, le tribune replicano esattamente le dinamiche della società fuori dagli stadi, non sono mondi separati, ma prossimi, con continui scambi: quello che succede fuori si ripete dentro e viceversa. A volte il calcio è solo un’anticipazione di quello che si troverà mesi o anni dopo nelle strade».
«Sul calcio in Jugoslavia si è scritto molto», – dice Gianni Galleri – ma «Romania, Bulgaria e Albania non hanno una letteratura a riguardo e questo è un elemento di novità del libro. Nelle pagine di Balkan Football Club si parla di realtà molto conosciute (le capitali, le città più importanti, le squadre più famose), ma anche di piccole storie meno note, perché alla fine l’epica del calcio non si ritrova solo in chi vince e fa la storia, ma anche nelle squadre più piccole e scalcagnate. Anche queste sono importanti per qualcuno, sono il centro della vita di una comunità».
Il calcio nei Balcani come nell’ex DDR ha assunto spesso connotazioni politiche ed è stato, come spiega Gianni Galleri, «un ottimo strumento per conseguire fini politici e gli esempi sono molti: l’ascesa del nazionalismo nelle curve jugoslave, il ruolo degli ultras nelle milizie delle guerre Balcaniche, l’incendio dello stadio dello Željezničar a Sarajevo. Ma non ci sono solo esempi negativi, ci sono anche storie più edificanti, come alcune realtà che si battono per superare le divisioni etniche, ad esempio la curva dello Sloboda Tuzla o del Velež Mostar».
Balkan Football Club è prima di tutto un libro di viaggio, che oltre al calcio ci racconta «moltissime altre cose perché, quando viaggi è impossibile non perderti in una moltitudine di stimoli. Io sono una persona molto curiosa, quindi mi piace approfondire anche aspetti apparentemente marginali. Nel libro ci sono gli spomenik, questi incredibili monumenti dall’estetica così particolare ai nostri occhi. La prima volta che ne vidi uno rimasi a bocca aperta per dimensione e forza espressiva. Ci sono anche tanti ottimi piatti, provati in qualche osteria sperduta, sempre accompagnati da una birra ghiacciata e da un bel sorso di rakija, la tradizionale grappa locale. Mi piace tanto mangiare e bere, e penso che la tavola racconti tanto di un luogo e quindi sia parte integrante di un viaggio».
GIANNI GALLERI Toscano che lavora a Roma, è un grande appassionato di viaggi e crede che il calcio sia uno dei modi migliori per conoscere veramente un luogo. Già autore di diversi reportage, ha al suo attivo collaborazioni con molte testate e siti sportivi italiani. Ha realizzato podcast e documentari sul tifo in Europa dell’Est e nei Balcani. Più che la Champions League, lo emoziona l’odore dei fumogeni in uno sperduto stadio di periferia. Ha pubblicato La città del football; Curva Est; Questo è il mio posto (Urbone Publishing), Pašić. Predrag difende Sarajevo (Garrincha Edizioni).