Sabato 27 maggio, alle ore 20:30, il “Vigorito” di Benevento ospita la semifinale d’andata dei playoff del campionato di Serie B, che vede opposti i padroni di casa giallorossi ed il Perugia. Gli stregoni hanno ottenuto il pass per questo incontro dopo aver eliminato lo Spezia nella gara unica del primo turno, mentre i Grifoni sono al debutto nel torneo, essendosi classificati al quarto posto al termine della stagione regolare.

Questa partita così importante richiama, ovviamente, il pubblico delle grandi occasioni. Nella città ai piedi della “Dormiente”, si respira un momento magico: mai, infatti, i sanniti sono giunti ad un punto così alto, nella loro lunga storia calcistica, da sognare ad occhi aperti addirittura l’Olimpo del calcio italiano, la Serie A; l’impresa, naturalmente, assume contorni ancor più luminosi se si pensa che la squadra beneventana è alla sua prima partecipazione in Cadetteria.

Gli umbri, dall’altro lato, non sarebbero nuovi al palcoscenico della Serie A: il Grifone vi vanta ben 13 partecipazioni, culminate nello storico secondo posto della stagione ’78 ˗ ’79 e nelle sei apparizioni consecutive tra il 1998 ed il 2004; senza dimenticare, ovviamente, la vittoria della Coppa Intertoto nell’estate del 2003, in cui i biancorossi si imposero sul Wolfsburg nella doppia finale e grazie alla quale poterono partecipare alla successiva Coppa Uefa, dove poi furono eliminati nei sedicesimi niente meno che dal pluricampione olandese PSV Eindhoven.

Da un lato, quindi, un rampante Benevento che sogna di issare per la prima volta la propria bandiera sulla vetta più alta del calcio italiano, accompagnato da un città in fermento; dall’altro, un sodalizio blasonato che invece di quella cima vuol prendere di nuovo possesso, riportando il capoluogo umbro a vivere atmosfere non inedite. Tali fattori rendono questo Benevento ˗ Perugia la sfida più calda dei playoff, soprattutto a livello ambientale.

Il dato ufficiale parla di 13.702 spettatori, con nutrita presenza ospite. I perugini occupano quasi interamente il settore loro destinato, creandovi una macchia coloratissima. In balaustra, al posto delle classiche e abituali insegne dei gruppi, appare un unico striscione in memoria di Fabio Ercolanoni, ultras biancorosso conosciuto anche come Nevrite, scomparso due settimane fa e ritrovato deceduto in un campo nella serata del 25 maggio. Ovviamente, di fronte a tali eventi luttuosi, le parole vengono meno e forse sono inutili. Pur non avendolo mai conosciuto, ma essendo animato da quel sentimento di umanità che ci rende un po’ più uniti nella consapevolezza della nostra fragilità di fronte alla morte, mediante queste poche righe rivolgo anch’io un ultimo saluto a Fabio, con la speranza che la terra gli sia lieve e che possa tifare anche da lassù per il suo Perugia.

All’ingresso in campo delle squadre, il pubblico di casa propone una coreografia che colora tutto lo stadio ˗ distinti e tribuna compresi ˗ con cartoncini gialli, rossi e bianchi; lo spettacolo riesce pienamente e coinvolge tutti gli spettatori locali, a dimostrazione dell’entusiasmo della piazza. Sulla balaustra della Curva Sud, è affisso un lungo striscione con la scritta: “Totalmente dipendente non so stare senza te, la Strega mi scorre nelle vene”, che richiama un coro in voga nelle curve italiane, adottato dalla tifoseria sannita da molto tempo; rimosso poi il messaggio della coreografia, appare il classico striscione “Curva Sud Benevento 1929”. Non mancano i battimani, i bandieroni, qualche “due aste” e alcune pezze (tra cui un “Since 1929” ed un “South Zone”) in corrispondenza di uno degli ingressi alla parte superiore della curva. Anche nel primo anello, il gruppo “Teste Matte” sostiene attivamente i giallorossi in campo, effettuando manate, sventolando un bandierone ed accendendo anche una luminaria.

Come anticipato, nel settore ospiti si registra un’importante presenza umbra. I perugini si dimostrano come sempre coloratissimi, grazie alle magliette indossate, ai bandieroni, alle bandierine e agli stendardi; si registrano, oltre ai cori, numerosi treni di bell’effetto e qualche torcia prontamente gettata a terra. Compaiono anche due bandiere gialloblù, segno della presenza degli ischitani. Il contingente non proviene tutto dal capoluogo ma anche dalla provincia perugina, come testimoniano i vessilli “Quelli di Todi”, “Massa Martana” o “Spoleto biancorossa”.

In campo, la gara termina 1 ˗ 0 per i padroni di casa, grazie alla rete di Chibsah, che provoca l’estasi del pubblico sannita. Il ritorno al “Renato Curi” è previsto per il 30 maggio.

Foto di Pierpaolo Sacco.