Arrivo a Bitritto, paese alle porte di Bari, con un’ora di anticipo. Quando mi accingo ad un nuovo impianto, è un classico categorico per me sbagliare strada o non trovare il campo di gioco, specie a queste latitudini calcistiche dove possono facilmente confondersi con i palazzi nei dintorni e non vi sono spesso nemmeno i fari dell’illuminazione a fare da stella polare. Riesco comunque ad arrivarci e parcheggiando tranquillamente nei vicoli attigui, vedo arrivare in blocco le varie auto e furgoncini dei sostenitori sipontini a circa una mezz’ora dall’inizio della partita.

Il tempo non è dei migliori, si profilano nubi all’orizzonte, anche se poi il cielo reggerà per buona parte del match. Guadagnando l’ingresso e dopo aver ringraziato la società locale per la cortesia dimostrata ed aver velocemente valutato le particolarità di questa struttura con una sola tribunetta, in contemporanea entra nel settore anche il gruppo ultras giunto da Manfredonia, che si posiziona centralmente.

Sormontato da una piccola pezza rappresentativa con la scritta “Manfredonia”, viene esposto lo striscione “Dalle tribune ai settori popolari… no agli esperimenti sociali”, messaggio che ha accomunato vari gruppi ultras italiani per sensibilizzare sulla piega che sta prendendo la gestione dell’ordine pubblico allo stadio, che spesso finisce per sconfinare e limitare anche nella vita di tutti i giorni.

Bel gruppo, molto agguerrito e deciso che già dal pregara si fa sentire con un incitamento possente. La città e i tifosi credono molto nella promozione e in una partita molto ostica come quella odierna, hanno risposto comunque positivamente.

Belli i due aste, sempre in alto, durante tutta la partita il tifo vocale risulta molto continuo e a tratti, nei cori a ripetere, si sente l’eco che rimbomba nel silenzio domenicale del paese. Nulla da dire sulla loro prestazione, peccano forse un po’ di quadratura del gruppo, fra tutti i presenti, ma nel complesso la prova è positiva, amplificata dal fatto di giocare praticamente in casa vista l’assenza di tifo organizzato locale.

In definitiva Manfredonia anche questa volta mi ha suscitato una buona impressione, come tutte le volte che ho visto questa tifoseria negli anni passati. I tempi che corrono sono maledetti, ma anche loro, nonostante fallimenti e repressione, riescono a tenere in vita il movimento in una città di provincia e portare avanti sostegno ed entusiasmo anche in una categoria infima come la Promozione.

Massimo D’Innocenzi.