L’incontro tra Bologna-Atalanta è molto importante per la classifica. La squadra di casa cerca punti per allontanarsi dalla zona retrocessione, mentre gli ospiti vorrebbero riquotare le loro ambizioni.
Posticipo delle ore 18.00 alla presenza di poco più di 19.000 spettatori, con diverse promozioni in atto per portare più gente possibile allo stadio.
Al momento dell’entrata del tifo bergamasco partono un’infinità di fischi ed offese reciproche. Il picco più alto avviene al momento dell’entrata dei giocatori, con uno striscione di diversi metri che “celebra” il ritorno degli ospiti in chiave offensiva, facendo comunque trasparire rispetto e rimarcando il diritto alle trasferte libere.
Verso la metà del primo tempo il gruppo “URB” ricorda Muffa, tifoso e gemellato del Ravenna.
Dopo diversi anni riesco a rivedere i bergamaschi a Bologna, con una presenza attorno alle 1.500 unità, divise tra diversi pullman e macchine. Un ritorno dopo anni di assenza tra divieti vari (come nella scorsa stagione a seguito di tafferugli in Europa) e tessera del tifoso.
Per ora posso definirla la migliore tifoseria vista in questa stagione a Bologna. Oltre allo striscione “Bergamo” dietro al quale si raggruppano tutti, si riesce ad intravedere un più piccolo “Claudio libero” (riferito ovviamente al capo indiscusso della curva, con una serie di procedimenti a suo carico).
Cantano senza sosta, con un tifo in stile anni ’80, completo di tamburo, lanciacori a torso nudo sempre rivolto verso la curva ed anche alcune torce in campo. Da segnalare che durante la partita vengono lanciati alcuni “razzetti”, di cui uno arriva vicino al campo di gioco (con intervento dei pompieri) ed altri al di sopra della tribuna, fortunatamente senza nessuna conseguenza.
Luigi Bisio