Settima travagliata quella che porta alla gara odierna, con il Bologna che decide di esonerare Siniša Mihajlović in virtù di una serie di risultati negativi negli ultimi mesi e con la stampa che si scatena ponendo la questione su un ordine morale quando è dalle stesse pagine dei giornali che si è sciacallato sulla sua malattia per vendere qualche copia in più, in spregio alla sua privacy, quando lo stesso non l’aveva ancora resa pubblica. Sempre il tecnico serbo ha fin dal primo momento chiesto di essere giudicato come allenatore e non compatito per la sua malattia, evidentemente il Bologna non lo riteneva più soddisfacente ed ha agito di conseguenza. Certo potremmo discutere sulla tempistica, se non fosse stato più opportuno sollevarlo dall’incarico in estate, si potrebbe disquisire sulle colpe della società in sede di calciomercato, ma ormai i grandi quotidiani sportivi non riescono a sollevarsi dal fango del gossip morboso e continuano a rimestarvi come hanno fatto per il caso Totti-Blasy, tanto per citarne uno recente.

In panchina ci va l’allenatore della primavera Vigiani in attesa che si insedi ufficialmente Thiago Motta, presente alla partita ma accomodatosi in tribuna. Presenti circa 19.000 spettatori in questa domenica di settembre ancora più vicina all’estate che prossima all’autunno, con qualche vuoto in parte dei distinti e in alcune zone della Curva San Luca.

Al momento dell’entrata dei giocatori in campo, diversi fumogeni rosso e blu dal sapore fortemente anni ’80, coprono la Curva per alcuni minuti ritardando anche di qualche minuto l’inizio della partita. Il tifo per tutto l’incontro è caratterizzato dal sostegno alla squadra con qualche pausa dalla quale si rilanciano cori contro i tifosi ospiti.

Il gruppo “Mai Domi” festeggia i 6 anni di attività poi è la volta di uno striscione polemico contro un giornalista bolognese autore di alcune dichiarazioni riguardanti sempre l’esonero di Mihajlović che proprio non sono andate giù ai tifosi. A parte questo, niente di specificatamente rivolto al tecnico in prima persona ma solo tifo per i colori rossoblu, forse anche per la voglia di chiudere una parentesi e una polemica fin troppo enfatizzata dal punto di vista mediatico.

Da Firenze giungono circa 1.800 tifosi marcati a uomo da un discreto servizio d’ordine. Molto compatti, per tutta la durata dell’incontro si fanno vedere con mani alzate e sentire soprattutto al momento del vantaggio, concludendo la loro prestazione con alcuni cori polemici in risposta alla scarsa prestazione sul terreno di gioco.

L‘incontro finisce infatti 2-1 per il Bologna che nel prossimo incontro dovrà vedersela contro l’Empoli questa volta con il debutto ufficiale di Thiago Motta, mentre la Fiorentina dovrà vedersela contro il Verona, gara dai numerosi risvolti di carattere ultras considerando la storica amicizia fra le due piazze.

Luigi Bisio