Partiamo dalla fine, da una partita che il Pisa perde di misura contro la prima della classe, quella Reggina che ha tra le proprie fila dei signori giocatori, anche se poi sarà il campionato a decretare se questo è un fuoco di paglia oppure Reggio Calabria potrà lottare davvero per tornare nell’Olimpo del calcio.

In merito a questa gara, curiosando qua e là su internet nel post partita, mi imbatto in qualche commento di fede nerazzurra piuttosto disfattista, in cui entrano nel mirino la squadra, il mister ed addirittura il pubblico dell’Arena Garibaldi. Quando i risultati non arrivano, in Italia il primo a salire sul banco degli imputati è sicuramente il mister, ad ogni latitudine, in ogni categoria, la prima persona a pagare gli scarsi risultati è colui che mette in campo la squadra. Fin qui nulla di strano, fa parte della nostra cultura, così come la squadra necessariamente viene additata come svogliata o tecnicamente scarsa per poi fare marcia indietro quando le cose cominciano a girare ed oltre al gioco arrivano i risultati. Ciò che lascia un po’ di stucco è puntare l’indice verso il pubblico ed in special modo la Curva, additata come piatta e priva di entusiasmo quando, ad onor del vero in questo pomeriggio, a mio parere, è stata letteralmente il dodicesimo uomo, sostenendo la squadra per tutta la partita e cercando di coinvolgere quante più persone possibili. Se poi si vuol mandare tutto al macero liberi di farlo ma alla quinta giornata di campionato già esprimere delle sentenze non mi pare cosa giusta e sana.

Chiaramente su internet ognuno può scrivere tutto ed il contrario di tutto, commentare a caldo una sconfitta e lasciarsi andare ad una riflessione piuttosto negativa ma pensando razionalmente e guardando a trecentosessanta gradi, posso personalmente affermare che la Curva Nord ha fatto pienamente il proprio dovere, chiedendo alla squadra di tirare fuori il carattere con uno striscione ad inizio partita ma applaudendo al termine dell’incontro gli stessi giocatori, che in più di una circostanza sono andati vicini a strappare almeno un pareggio. Poi nel calcio, e nello sport, ci sono gli avversari e la buona sorte, parametri che incidono sulla vittoria finale in maniera inequivocabile.

Se la Curva Nord non si è fatta mancare niente, anche gli ospiti numericamente fanno una gran bella prova considerando la distanza tra i due centri. Numerosi anche, come ampiamente preventivabile, i tifosi reggini residenti nella zona ma c’è nel complesso una gran bella presenza di ultras provenienti da Reggio Calabria per una trasferta non proprio agevole. Buono il tifo, magari un po’ scarsino il colore ma soprattutto nel finale di gara, quando la vittoria è ormai in pugno, i presenti danno il meglio e non si può certo dire che, oltre alla numerosa presenza, non ci sia stato un accanito sostegno.

Valerio Poli