Dopo tanto tempo si gioca di nuovo di domenica alle 15, in una bella giornata quasi estiva e questo sembra già un buon auspicio, anche per i più pessimisti. D’altro canto quella che sembrava una sorpresa è pian piano diventata una certezza e quella che si attende quest’oggi è solo la benedizione della matematica. Dopo due rinvii, uno per maltempo contro l’Inter e l’altro per ragioni morali a seguito della tragedia nella centrale elettrica di Suviana, è la volta buona anche per la coreografia da tempo annunciata da parte della Curva Costa.

Dopo aver steso alcuni striscioni propedeutici allo spettacolo prossimo all’allestimento, quando manca poco all’entrata in campo dei giocatori, una bandiera al centro della pista d’atletica dà il segnale e il mosaico di cartoncini si alza al cielo. “Tornerà a tremare il mondo, rivogliamo lo squadron” recita lo striscione in alto, mentre in balaustra campeggia il messaggio “La mia vita te la dedico”. Nel mezzo, invece, dei cartoncini compongono la scritta “Bologna” racchiusa all’interno di una pergamena srotolata. Tutto perfetto, tutto molto bello, sembra l’ennesima tessera che si incastra alla perfezione nel grande disegno a cui manca solo l’ultimo tassello alla fine dei novanta minuti di gioco.

Dopo il fischio d’inizio, come ogni volta il tifo non conosce un attimo di sosta, diversi anche i cori rivolti contro il settore ospiti che senza troppi complimenti ricambia. Diversi sono gli striscioni che compaiano in varie parti del settore, vuoi a salutare nuovi arrivi nella grande famiglia, vuoi a salutare qualcuno che ci lascia troppo presto, come nel caso di Peppino, ultras del Crotone.

In campo, il Bologna subisce il vantaggio avversario ma poi, nonostante l’inferiorità numerica, riesce a pareggiare a poco più di dieci minuti dalla fine, conservando sempre un buon margine di vantaggio per la qualificazione alla Champions Leugue, ma soprattutto con la certezza acquisita del ritorno in Europa dopo ben ventidue anni. Resta solo da capire se dalla porta principale o da quella secondaria, ma dopo anni di mediocrità è a prescindere un grandissimo risultato, che la squadra saluta con un giro di campo finale per salutare tutti i tifosi presenti, ringraziarli e festeggiare con loro.

A Udine sono stati 940 i biglietti staccati in prevendita, giunti in Curva San Luca i gruppi principali si concentrano in basso, nella zona centrale, mentre il resto sono un po’ sparsi in altre zone e qualche presenza la si può notare anche in Tribuna laterale lato settore ospiti, per un totale che sicuramente supera il migliaio di presenze.

Bandiere sempre in movimento come sempre vivi sono i cori, sia per la squadra che contro gli ex gemellati bolognesi. Vengono accesi anche alcuni fumogeni che danno un po’ di colore ad un settore senz’altro positivo, purtroppo ripagato solo con un punto che lascia l’amaro in bocca per come s’era messa la gara, ma più che altro lascia tutti con il fiato sospeso in vista di una lotta per la salvezza fattasi ogni giornata sempre più complicata.

Luigi Bisio