Dopo alcuni giorni di accertamenti, è calata la mannaia sui tifosi che domenica scorsa hanno creato alcuni disordini alla partita di hockey del Chiavenna. Sette ultras sono stati colpiti dal Daspo emesso dal questore di Sondrio per i fatti verificatisi domenica scorsa al palazzetto del ghiaccio del Mera in occasione della partita tra la squadra locale e il Como.

I sette indagati, tutti di Chiavenna, Prata Camportaccio e Mese, non potranno presentarsi alle manifestazioni sportive per un anno.

Tutti gli indagati sono stati denunciati a piede libero per aver portato e fatto esplodere dei petardi al palazzetto, comportamento considerato reato dalle recenti leggi sulla violenza negli stadi.

Quasi tutti i tifosi finiti nei guai sono giovanissimi, ma uno di loro ha più di quarant’anni. L’ambiente dei sostenitori della squadra dell’Hockey Chiavenna, diverse centinaia di persone, è per la gran parte solidale con le persone denunciate dalla Questura.

Questo soprattutto sulla base del fatto che non si sono registrati atti di violenza vera a propria e men che meno dei feriti. Ma non è questa l’accusa mossa agli ultras del Mera.

Alle persone diffidate viene contestata la violazione del decreto legge del 2007 sulla violenza negli stadi, quello che vieta di portare dei petardi alle manifestazioni sportive. I botti allo stadio al palazzetto, insomma, sono un reato bello e buono. Un reato che, vista la sua pericolosità, è punito in modo piuttosto severo. Si rischiano da uno a quattro anni di reclusione. Il fatto che ci siano dei feriti, o anche soltanto che la partita debba essere sospesa, sono delle aggravanti che rendono ancora più pesante la pena. Molto semplice.

Certo, le pene sono piuttosto severe, ma fanno parte del pacchetto di norme varate dal Governo negli ultimi anni per combattere un fenomeno, quello della violenza negli stadi, che troppe volte ha dato origine a vere e proprie tragedie.

Mano pesante quindi su tutti quegli elementi che possono facilmente portare alla violenza: dagli oggetti che possono trasformarsi in armi ai botti, passando anche per i cori razzisti.

Questa sera, intanto, si è tornati a giocare contro i rivali del Varese.

[Fonte: La Provincia di Sondrio]