Ritorno a vivere una giornata in quel di Manfredonia dopo circa 12 anni. Poco o nulla è cambiato da allora, quando questa città mi ospitò per lavoro. Piccola e accogliente uno dei tanti fiori all’occhiello della nostra amata Puglia. Una domenica mattina ventosa ma soleggiata, trascorsa con piacere tra le sue vie affollate dove, tra bei ricordi e curiosità, mi ritrovo a percorrere il lungomare dalla vista a dir poco affascinante, dove il mare verde va a perdersi all’orizzonte ai piedi del Gargano. Tra un passo e l’altro raggiungo lo stadio Miramare, situato proprio sul finire del litorale e costruito a ridosso della spiaggia, talmente vicino al mare a tal punto che diverse tifoserie, nel corso degli anni, si sono ritrovate a farsi un bagno prima della partita.

Quest’oggi a contendersi la preziosa posta in palio ai fini della salvezza ci sono Manfredonia e Vultur Rionero, una partita interessante soprattutto per le tifoserie coinvolte. Attorno allo stadio l’atmosfera è piuttosto distesa, la presenza delle forze dell’ordine è circoscritta proprio nel suo limite indispensabile. Mi ritrovo quindi presso la biglietteria per acquistare il mio tagliando di ingresso, ritrovandomi davanti alcuni ragazzi, molti dei quali giovanissimi, che attirano la mia attenzione in quanto – fra i presenti allo stadio – rappresentano quella minoranza che porta con sé del materiale contraddistinto dai colori sociali. Gli stessi ragazzi che alla fine si sistemeranno nella gradinata di fronte rispetto a dove prenderò posto e che faranno parte del tifo organizzato Manfredoniano.

Avevo sentito parlare di molte vicissitudini susseguitesi all’interno della tifoseria Doniana, soprattutto dopo lo scioglimento delle famose Teste Matte, ma al di là delle volte che con questo gruppo ci siamo ritrovati da avversari sugli spalti, non ho avuto mai modo di constatare personalmente, da amante del mondo ultras, la loro situazione attuale. Fatto sta che quei ragazzi che quest’oggi ritrovo in gradinata, mi hanno fatto davvero un’ottima impressione. Un bel gruppo compatto e davvero ben organizzato, costituito da gente di varia età, artefici di un bel tifo continuo durante l’arco della partita. Tanti bei battimani al ritmo preciso del tamburo, con bandierine spesso in movimento assieme agli stendardi alzati spesso e volentieri.

Di contro gli ospiti, prenderanno posto nel settore a loro riservato poco prima del fischio d’inizio e dopo aver sistemato gli striscioni nella parte centrale dietro alla porta, si compatteranno dietro di essi dando vita davvero ad un ottimo sostegno. D’altronde non sono di certo io a scoprire i ragazzi di Rionero, una tifoseria che tra l’altro ho sempre apprezzato, soprattutto per il fatto che, nonostante siano da anni relegati in queste basse categorie che sicuramente non rispecchiano il loro valore, sono stati sempre protagonisti di un movimento caparbio e degno di nota. Saranno circa un centinaio i lucani alla fine, autori di un tifo continuo e costante durante tutto l’arco della partita con una predominanza di cori secchi e tantissimi battimani ad effetto, che hanno sempre coinvolto tutti i presenti nel settore. Totale indifferenza tra le due tifoserie.