Brindisi che si presenta al “Fanuzzi” in piena crisi di risultati e alla fine dei novanta minuti riesce ad incassare l’ennesima sconfitta fra le mure amiche. Nonostante il clima sfavorevole e la sorte avversa, è però sempre bello tornarci, perché al di là di tutto la Curva Sud Michele Stasi dimostra tutto quello che invece manca a chi scende in campo. Amore per la maglia, rabbia, determinazione a difendere fino alla fine questa categoria così faticosamente riconquistata nella scorsa stagione. Proprio in ragione di ciò, la presenza e l’apporto fornito valgono doppio, incentivati inoltre in questa piacevole sabato sera di Marzo, dal confronto indiretto con una buona rappresentanza ultras giunta da quel di Messina.

Partendo dalla tifoseria di casa, la Sud risponde presente, raccolta dietro il solito striscione che fa mostra di sé sulla vetrata. A dispetto del dubbio spettacolo visto in campo, il loro sostegno si dimostra continua dal primo all’ultimo minuto, supportato da bandieroni sempre al vento e contraddistinto da un incitamento prevalentemente indirizzato alla città e alla sua rappresentazione calcistica.

La delusione è ovviamente tanta al margine della gara, dopo oltre un decennio a sgomitare nei campionati dilettantistici, ci si aspettava ben altro slancio da questo ritorno in Serie C, che invece sta regalando una stagione completamente anonima e il cui epilogo sembra purtroppo una nuova ripartenza dal basso. Non sarebbe facile per nessuna tifoseria ma loro restano al proprio posto, al netto del malcontento, dimostrando con i fatti di meritare senza dubbio di più.

Gli ospiti giungono invece dalla Sicilia in ottimo numero. Messina non è proprio dietro l’angolo, ma gli ultras giallorossi onorano alla grande anche questa trasferta, come fanno sempre d’altronde. Prestazione di alto livello tra cori, fumogeni e bandiere sempre al vento. Nulla da eccepire su questa tifoseria che a prescindere dal riscontro rinfrancante dei tre punti, dimostrano qualità e quantità.

Testo di C.O.
Foto di C.O. e Paolo Furrer