Per quanto sapessi che quello fra Brindisi e Monopoli fosse un derby sentito, che ebbi la fortuna di vivere dieci anni fa in serie D, quando le due compagini si contesero il primato fino all’ultima giornata, non mi aspettavo sinceramente di trovare un ambiente così caldo oggi al “Franco Fanuzzi”.

Gli anni passano ma evidentemente i sentimenti calcistici rimangono immutati. Piacevole anche climaticamente questa serata domenicale, anche se lo stadio purtroppo resta ancora a capienza ridotta. Per tale motivo la Curva Sud di casa palesa tutto il suo disappunto restando in silenzio nei primi quindici minuti del primo tempo. Campeggia solo uno striscione, significativo e pungente: “Le vostre promesse, la nostra speranza, per avere uno stadio a metà della capienza”. Gli ultras restano nella parte bassa e prima di tornare al loro posto, danno sostanza al proprio malessere con cori per la città, volti a sottolineare che il Brindisi Calcio sono essenzialmente loro, i suoi tifosi.

Passata questa fase di stallo, vanno ad occupare e riempire la parte centrale della curva, offrendo un grande tifo e sostegno alla squadra per tutto il proseguo del match, segnalandosi per le tante torce, bandieroni sempre al vento e belle manate. Altro striscione mordace è quello esposto ad inizio secondo tempo rivolto verso i dirimpettai Monopolitani, all’indirizzo dei quali intonano anche tanti cori contro in sequenza. L’unico rammarico di questa serata insomma, resta quello della capienza senza il quale, verosimilmente, la Sud avrebbe potuto esprimere sia numericamente che qualitativamente una prestazione super.

Fortunatamente nessun divieto per gli ultras del Gabbiano. Solo restrizioni sul numero massimo di biglietti concesso, pratica abbastanza antipatica dell’ultimo periodo ma alla quale le autorità preposte sono andate “stranamente” in deroga dopo la fine della prima scorta di biglietti e l’ulteriore richiesta di tagliandi.

Da Monopoli ne arrivano in 400 che si posizionano nella parte centrale del settore loro riservato e sfoderano una prestazione senza ombra di dubbio al top. Nel primo tempo, nel silenzio del “Fanuzzi” in protesta, offrono un tifo a senso unico, bello, continuo e possente. Contorno pirotecnico con torce e bombe, manate molto positive e, anche da parte loro, tanti cori contro gli avversari odierni. Poi quando la Curva Sud inizia il proprio incitamento, riescono sempre ad offrire una prova più che positiva, anche se chiaramente attutita e controbattuta dagli avversari, raggiungendo infine l’apice al primo gol, salutato dall’accensione di diversi petardi, fumogeni e cori secchi.

I Monopolitani espongono anche uno striscione per ricordare Anna, mamma di un tifoso purtroppo scomparsa, oltre a uno in dialetto contro gli avversari: giusto per dare un contesto a chi ignora il vernacolo, la “pezz” che invitano a prendere in bocca ai loro rivali non è una pizza ma una parte, bassa, del corpo.

Ad ogni modo e fuor di ogni dubbio è stata una serata, un derby che per 90 minuti e oltre ha fatto rivivere seppur parzialmente il calcio e la passione dei tempi che furono. Nonostante limiti di capienza e di biglietti.

Catello Onina