Poco meno di un anno dopo, il “Libero Liberati” è nuovamente teatro di una sfida fra Ternana e Brescia. Rispetto alla scorsa stagione le cose sono nettamente cambiate, soprattutto per quanto riguarda gli ospiti, sia a livello di squadra che di ultras. Difatti le Rondinelle, dopo la retrocessione avvenuta ai play out contro il Cosenza, sono state riammesse nuovamente in serie cadetta a seguito del fallimento della Reggina, ripartita dalla serie D con un altro nome. È proprio in quel brutto play out che i bresciani sono stati letteralmente falcidiati da tantissime diffide piovute loro addosso nei giorni successivi e come se non bastasse, ci sono stati pure diversi arresti.

La partita odierna è interessante anche per l’antipatia tra le due tifoserie alimentata dal gemellaggio che da tantissimi anni lega i rossoverdi ai bergamaschi rivali dei bresciani ed è in ragione di questo che le due curve locali, cordialmente ricambiate dagli ospiti, alzeranno al cielo diversi cori ostili.

Le presenze al “Liberati” sono leggermente superiori rispetto alla partita contro il Sudtirol che è l’ultima da me seguita in loco, mentre nel settore ospiti, dai dati ufficiali, risultano ben 271 i biglietti staccati dagli ultras lombardi. Decisamente un dato rilevante se aggiungiamo che l’Osservatorio ci ha messo del suo limitando la vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Brescia per il solo settore ospiti ed inoltre, quando tutto sembrava messo alle spalle come il peggiore degli incubi, ecco riapparire la famosa tessera del tifoso sotto nuove vesti, obbligatoria per acquistare il tagliando. Per questo e a differenza della volta precedente, non saranno della gara i BRESCIA 1911, che sul rifiuto alla tessera ne hanno fatto un punto inamovibile.

A dispetto di tutto comunque, i bresciani quest’oggi presenti risultano essere molto colorati grazie a diversi bandieroni sventolati all’entrata delle squadre in campo, oltre ad alcuni stendardi ed una bella sciarpata. La Curva Nord rossoverde invece si limita a sventolare i vari bandieroni mentre la Est offre un bell’impatto coreografico con un piccolo copricurva a firma degli Intaccati.

Nel primo tempo la Nord parte a testa bassa effettuando un numero considerevole di battimani ad accompagnare i cori veramente molto continui. La Est, sempre molto colorata grazie ai bandieroni, questa volta mi sembra meno continua nei cori con diverse pause che alla lunga si fanno notare. In compenso alla mezzora accende un fumogeno rosso e subito dopo un altro verde confermandosi positivamente dal punto di vista del colore.

Passando ai bresciani, indubbiamente il tifo lo fanno ma non sempre con quella intensità che solitamente li contraddistingue. Non è tanto una questione di continuità, visto che a parte qualche piccola fisiologica pausa cantano sempre, ma è proprio una difficoltà ad imporsi. Per il resto sbandierate e battimani non mancano ed anzi il settore risulta essere molto colorato. In campo invece le emozioni arrivano con il contagocce con gli ospiti più incisivi nel trovare la via del gol ed una Ternana inconcludente con alcuni giocatori che sbagliano anche i passaggi più elementari.

Nel secondo tempo la Nord riprende a tifare come se nulla fosse ed i battimani la fanno da padrone, in diverse circostanze effettuati da tutto il settore che si accoda quasi a sopperire la mancanza di colore ai suoi lati. Pure la Est sembra alzare i decibel dei cori ma pur migliorando la qualità e diminuendo le pause, qualcuna purtroppo si nota ugualmente. I bresciani invece vanno decisamente meglio ed anche in campo la squadra tira fuori quel pizzico di malizia in più che al settantesimo minuto le permette di passare in vantaggio, grazie ad una prodezza di Bisoli che fa esultare i tifosi delle Rondinelle in maniera vibrante.

Nel proseguo le due curve rossoverdi calano a livello corale, seppur la Nord con tutto l’orgoglio possibile cerca di restare in partita anche se non sarà sempre facile, motivo per cui puntano su cori secchi e battimani con i quali in definitiva riescono a tamponare. Ma la frustrazione monta, specie nei confronti della squadra con l’intensità dei cori che va man mano scemando con l’approssimarsi del triplice fischio finale. La Est anche cerca di tifare fino alla fine, accende una torcia e poi la butta sul goliardico con pause che si alternano spesso ai cori.

I bresciani sulle ali dell’entusiasmo, intonano cori potenti e colorano la curva stirando nuovamente le sciarpe a colorare il settore, che diventa un tripudio di bandiere e cori anche goliardici di intensità elevata. Al triplice fischio finale la festa è tutta per loro con i giocatori che vanno a salutarli pur rimanendo a una certa distanza. Sul fronte opposto i calciatori ternani vanno a passo lento sotto la Nord che nel frattempo canta per sé e per i diffidati, alzando poi un perentorio “Noi vogliamo gente che lotta” quando la squadra si ferma nei loro pressi, visto che la classifica comincia a farsi preoccupante in virtù dei soli sei punti dopo dieci giornate che l’hanno vista scivolare in zona retrocessione.Più clemente la Est che accoglie il proprio undici con cori d’incitamento sperando che la fiducia venga preso ricambiata. Rientrate le squadre negli spogliatoi, tra la Nord ed il settore ospite c’è ancora tempo per scambiarsi cori contro e, da una parte, per inneggiare ai gemellati bergamaschi, mentre dall’altra non vengono risparmiate offese neanche loro.

Marco Gasparri