Campobasso e la sua tifoseria non vogliono proprio smettere di festeggiare la fresca promozione in Serie C tanto che, per quest’ultima partita di campionato, si scatena un’autentica caccia al biglietto per tutti i settori attualmente disponibili, con l’aggiunta del settore di curva sud, vista purtroppo l’assenza della tifoseria ospite a causa dell’ennesimo triste divieto.

Sono 7.500 i tifosi rossoblu che gremiscono le gradinate, con un colpo d’occhio da categoria superiore e che per la prossima stagione, per la categoria superiore con la quale per l’appunto ci si dovrà confrontare, spera nell’apertura del settore Distinti, settore che necessita però di essere rimesso a norma.

Biglietto da visita della Curva Nord Michele Scorrano per questa gara, è una splendida coreografia che celebra la vittoria del campionato: un bandierone biancorosso con la croce di San Giorgio, patrono del capoluogo molisano, posizionato al centro del settore, diviso in due metà che sventolano bandierine rosse da una parte e blu dall’altra, mentre in basso domina lo striscione “Campobasso torna ad essere Campione”, stesso coro cantato ad unisono da tutti.

Più che nei cori, comunque ampiamente seguiti, oggi la Curva dà il meglio di sé a livello visivo, grazie ai numerosi bandieroni sventolati per tutti i novanta minuti; ai consueti bandieroni (Bad Brainz, N.F.O e del club Passione Rossoblu), si affiancano i nuovi bandieroni dei gruppi posizionati sulle balconate, vale a dire Balconata Sfarfuglio e Gruppo Nzallanut.

Molto bella la sciarpata nel secondo tempo, purtroppo circoscritta solo alla zona “attiva” della Nord, che non si scoraggia nemmeno dopo la rete subita e spinge il Campobasso di nuovo in avanti, liberando un bel boato alla rete del definitivo 1-1.

Al fischio finale si rivedono varie bandierine rosse e blu che salutano la squadra giunta sotto al settore per festeggiare e unirsi ai cori provenienti dalla Curva. Ogni giocatore, ogni singolo componente dello staff societario e della squadra si uniscono alla festa, su tutti mister Rosario Pergolizzi che, chiamato ad un discorso di ringraziamento, molla il microfono e correndo verso la Nord, un gesto che vale più di mille parole e che si guadagna gli applausi di tutti i presenti.

Dopo le ultime foto di rito, la festa si sposta nel centro cittadino, con un corteo che parte dal vecchio stadio Romagnoli passando per le principali vie cittadine, arricchendole con una bellissima moltitudine di bandiere, due aste, torce e fumogeni, per poi tornare, dopo circa due ore, nuovamente sugli spalti dello stadio pur di non dover interrompere questi momenti magici. E da un certo punto di vista non è finita qui, visto che il Campobasso sarà impegnato in casa della Pianese per la prima giornata della poule scudetto di Serie D, poi di nuovo in casa contro il Carpi, vincitore del girone D.

Ultimo ma non ultimo, un pensiero va agli ultras del Termoli, che come nella sfida di andata, in un perverso principio di reciprocità, si sono visti comminare il divieto di trasferta. Se la tifoseria di casa, in assenza dei rivali, sceglierà di non levare nessun coro offensivo, di forte impatto simbolico la foto con cui il Termoli celebra la salvezza acquisita, facendosi immortalare in posa con dietro il settore vuoto. Se i tifosi dovrebbero attenersi ai propri doveri pena daspo, sarebbe bello che anche le autorità di sicurezza si attenessero al dovere di garantire l’ordine pubblico senza vietare senza se e senza ma qualunque evento con un minimo di criticità.

Francesco Passarelli