Tanti gli spunti di attualità per questa sfida tra Campobasso e United Riccione, che sulla carta non offriva tanto altro oltre le mere (e vitali) questioni del campo. Andando con ordine, per la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo dello scorso 2 aprile, i gruppi organizzati della Curva Nord Michele Scorrano hanno appoggiato l’iniziativa delle varie associazioni, contribuendo alla vendita dei fiocchetti blu totalmente autoprodotti agli ingressi dello stesso settore popolare. Oltre ai fondi così raccolti, la tifoseria ha voluto inoltre sensibilizzare sul tema esponendo uno striscione nel primo tempo, iniziativa lodevole dei gruppi organizzati della Nord in risposta all’idea partita da Rosario Sabelli, campobassano doc e referente del Centro di Riabilitazione per l’Autismo “La Casa di Michele”.

Per restare in temi solidaristici, la società di casa ha a sua volta promosso la giornata “Plastic Free”: vietata la vendita di cibi e bevande in bicchieri, contenitori e stoviglie di plastica, oltre al lancio di palloncini all’ingresso dei calciatori del Campobasso e dello United Riccione in campo i quali, durante la gara, berranno da borracce appunto plastic free. In tutto ciò anche la Curva Nord fa la sua parte: vari contenitori sono posizionati dagli ultras campobassani nei vari angoli del settore, per far sì che al termine dei novanta minuti non ci siano rifiuti sparsi ovunque, anzi, al fischio finale, parecchi ragazzi si attivano per ripulire il resto, riempiendo numerosi sacchi d’immondizia.

Novità anche per l’intitolazione dell’impianto di Contrada Selva Piana: tramite un referendum tenuto online tenuto dieci giorni fa, la popolazione residente di Campobasso doveva esprimersi su quattro possibilità d’intitolazione: quasi all’unanimità la scelta è ricaduta su Tonino Molinari, storico presidente dei Lupi ai tempi della serie B, nonché presidente al momento della costruzione dello stadio, mentre il settore popolare mantiene il nome del capitano di quella squadra, il mai dimenticato Michele Scorrano, il cui nome viene scandito a gran voce dai tifosi ad ogni partita casalinga. Si attende ora solo la ratifica ufficiale del Comune di Campobasso prevista a fine aprile, col cambio di denominazione che affiancherà il naming sponsor presente già da questa stagione all’esterno della tribuna principale.

Venendo al tifo vero e proprio, bisogna partire dalla giornata di ieri, quando i gruppi organizzati hanno presenziato alla rifinitura del Campobasso, effettuata di prima mattina all’interno dello stadio, per rimarcare il loro massimo sostegno ed anche per mettere a tacere qualche chiacchierone di troppo che, via maledetti social, insinuava di qualche crepa nell’ambiente.

Arrivando in zona stadio questa domenica, invece, l’argomento che monopolizza ogni discussione è quello della prossima trasferta a San Benedetto del Tronto: nella giornata di giovedì, primo giorno di prevendita, sono stati venduti tutti i 1.100 biglietti a disposizione, altri 150 biglietti sono stati aggiunti alla scorta ma esclusivamente per i residenti della regione Molise, mentre i vari fuorisede campobassani, dovranno accomodarsi nella tribuna laterale del “Riviera delle Palme”, di fianco alla curva ospiti.

La bella giornata di sole inventiva di gran lunga le presenze: è di 4.063 il dato ufficiale per questa sfida d’inizio aprile, con un ottimo colpo d’occhio sia per la curva, ma anche per la tribuna.

Molto buona la prestazione degli ultras rossoblu, che va di pari passo con la prestazione della loro squadra in campo; vari cori secchi e battimani sono seguiti anche dai più “timidi”; ottimo lo sventolio dei bandieroni di N.F.O e Bad Brainz ed è apprezzabile anche la scaletta dei cori, che spaziano dai più “retro” a quelli più attuali, col celebre “Campobasso spezzato” che oggi viene intonato nel secondo tempo.

Poco prima dell’inizio della ripresa, viene esposto lo striscione dell’iniziativa di cui abbiamo già ampiamente parlato, mentre ancora più eloquente è l’applauso di ringraziamento che giunge dai genitori di questi ragazzi, ospitati in tribuna, anche se invero è a loro che deve essere tributato il più grande applauso per quanto dedicano ogni giorno ai propri figli e indirettamente alla società civile tutta.

Sempre nel secondo tempo è la volta della sciarpata, che anche oggi (grazie agli addetti al campo della società campobassana) ho la fortuna d’immortalare dall’anello superiore della Curva Sud, posizione che mi restituisce pure una bella panoramica dell’intero pubblico presente quest’oggi.

Il picco dei cori arriva dopo la terza rete e si protrae fino al fischio finale, quando si ripete il classico saluto tra squadra e tifosi, oggi più “carico” delle precedenti uscite, visto il ritorno alla vittoria dei lupi molisani ed il consolidamento del primato in classifica quando mancano quattro giornate al termine.

Settore ospiti deserto, ricordo che lo United Riccione pur giocando la Serie D, non è la diretta emanazione del sodalizio storico della cittadina romagnola, che è invece il Riccione 1926, attualmente al comando del girone H di Prima categoria, quindi con grosse chance di salire nel campionato di Promozione romagnolo.

Francesco Passarelli