14-10-2018: Casalvieri-Roccasecca 1-0
Promozione Lazio Girone D
Dopo la buona impressione avuta tre domeniche fa, quando ebbi la fortuna di vedere all’opera gli ultras del Roccasecca tra le mura amiche, mi ero promesso di tornarli a vedere, magari in una trasferta particolare o intrigante. L’occasione mi si presenta proprio in questa domenica di metà ottobre dove il Roccasecca gioca in trasferta a Casalvieri, in uno dei tanti derby della stagione.
Come già scrissi la volta scorsa, la squadra partecipa ad un campionato di Promozione, per cui il rischio di trovare solo una tifoseria è abbastanza elevato, seppur sia un derby sentito tra due paesi distanti nemmeno una quindicina di chilometri tra loro. Comunque parliamo di un campionato di sesta serie ed i due paesi messi insieme superano a fatica i diecimila abitanti, Roccasecca sugli 8 mila, mentre Casalvieri non arriva nemmeno a tremila.
In classifica entrambe le squadre occupano la parte destra della graduatoria, i padroni di casa si trovano al terzultimo posto con 5 punti, mentre gli ospiti, ad otto punti, poco più sopra.
Arrivo nel piccolo paesino in provincia di Frosinone con la curiosità di un novizio, anche perché non sai mai cosa aspettarti in questi piccoli paesi semi sconosciuti. La partita si disputa alle 15:30 ma arrivo comunque con un buon margine di anticipo, trovando posto nel piccolo parcheggio dello stadio “Chleve” che riprende il nome della via in cui è ubicato.
Dopo aver varcato il cancello e svolto le pratiche in men che non si dica, salgo le scalette che mi portano direttamente sul campo, con un fondo in terra battuta (volgarmente chiamata “pozzolana”), forse uno dei pochi rimasti in Italia. La maggior parte dei quali, molto probabilmente, si possono trovare solo nelle serie minori e portano con la mente ad un calcio distante anni luce da quello odierno fatto di miliardi e televisioni.
Gli spalti sono composti da una discreta tribuna scoperta occupata dai tifosi locali, mentre il settore ospiti, non troppo grande, è ricavato in una zona del campo sportivo, composto da quattro gradini in ferro.
Il Casalvieri è una neopromossa ed in questo derby la gente si presenta in buon numero, occupando buona parte della tribuna, pur arrivando alla spicciolata. Il settore ospiti invece è inizialmente occupato da una decina di tifosi e mi preoccupa che, con il passare del tempo, non si veda ancora nessuno. Fortunatamente la partita comincerà con una decina di minuti di ritardo ed in lontananza sento il suono dei clacson di qualche macchina in avvicinamento, presumibilmente degli ultras del Roccasecca. Dubbi fugati qualche istante dopo quando, sventolando delle bandierine, si avvicinano al loro settore, che varcano tutti insieme in corteo, prima di prendere posto sugli spalti dietro striscioni e stendardi.
Il piccolo settore ospiti è quasi completamente esaurito e la maggior parte dei posti sono occupati proprio dagli ultras e dal gruppo unico principale della BRIGATA BIANCOAZZURRA 07. Indubbiamente a Roccasecca è stato fatto veramente un bel lavoro dalle vecchie generazioni, in quanto il gruppo, rispetto al passato, è cresciuto molto portandosi dietro giovani, ragazze e uomini delle più varie fasce d’età. Sugli spalti dei padroni di casa invece, pur essendo un pubblico numeroso e rumoroso, non esiste nessuna forma di tifo organizzato, così come non è presente nessuno striscione, per cui i padroni assoluti sugli spalti saranno i sostenitori ospiti i quali, una volta messo piede in tribuna, riscalderanno le ugole fin da subito.
Nel primo tempo i sostenitori ospiti sono in gran forma ed effettuano un gran numero di battimani ad accompagnare i cori, agitando molto intensamente anche il bandierone e le bandierine che hanno dietro. Effettuano cori a ripetizione, abbracciandosi, mani alzate, battimani: c’è di tutto nel repertorio roccaseccano.
L’alta intensità del tifo profuso, evidentemente non basta alla formazione guidata da mister Manzi visto che, al quarantesimo, Mastroianni segna il gol che deciderà la partita facendo conquistare al Casalvieri tre punti d’oro.
Nel secondo tempo pur mettendoci qualche minuto per riorganizzarsi, i sostenitori ospiti continuano ad effettuare un tifo di alto livello, seppur la squadra resti sempre sotto di un gol. Sono ancora tantissimi i battimani ad accompagnare i cori e a suggellare l’ottima prestazione, nei minuti finali effettueano un’ottima sciarpata, molto fitta e duratura, al termine della quale agitano le sciarpe in aria creando un bell’effetto ottico che, con le bandierine ed il bandierone, rende tutto ancora più coreografico.
Dopo i minuti di recupero l’arbitro decreta la fine delle ostilità, con le due squadre che vanno a salutare le rispettive tifoserie: i padroni di casa festeggiando questa bella vittoria, mentre gli ospiti, nonostante la terza sconfitta su sette gare, applaudono ed incitano ancora con più forza i propri giocatori per dimostrare, ancora una volta e sempre più intensamente, il legame esistente tra la squadra e la sua gente.
Marco Gasparri