Finalmente una bella e degna cornice di pubblico al “Pinto” per questo Casertana-Catania. Concorre alla causa l’ottima scelta societaria di applicare prezzi popolari, così, in una delle più classiche giornate primaverili, sono quasi 3.000 gli spettatori che affollano gli spalti per questa decisiva sfida in chiave playoff.
Il settore distinti, dove si raccoglie il cuore caldo del tifo casertano, si presenta davvero bello pieno, rendendosi autore di un tifo molto buono e altrettanto colorato, nonostante la perdurante assenza degli striscioni, simbolicamente ammainati per protesta contro la dura repressione subita in questi ultimi tempi.
Tante le bandiere e le bandierine a sopperire cromaticamente al vuoto in vetrata (fatta salva la presenza dello striscione “Vincere!”), mentre tre striscioni cartacei rinforzano il colpo d’occhio e assolvono al compito primario di trasmettere determinati messaggi. Uno di questi, forse il più importante in termini di significati, in virtù anche della rivalità esistente con Catania, è quello affisso sulla vetrata del settore ospiti e che reca la scritta “Basta divieti”, per esprimere solidarietà agli etnei, per i quali l’Osservatorio ha infatti disposto la chiusura del settore. Striscione, quest’ultimo, senza firme specifiche in quanto voluto e concordato dalla tifoseria casertana tutta.
L’altro striscione porta invece la firma dei Fedayn Bronx e recita “Un altro anno è passato, stringi i denti diffidato”, messaggio di incoraggiamento a quanti, a Caserta e in ogni città d’Italia, con l’ennesima stagione calcistica giunta al suo epilogo, vedono assottigliarsi la distanza che li separa dal ritorno in Curva, dal ritorno a casa. Con la durata del daspo di volta in volta aumentata da nuove leggi e decreti d’urgenza, la cosa più brutta, per chi è sottoposto a certi provvedimenti, resta la percezione estremamente dilatata del tempo. Che sembra diventare schiacciante quando li si subisce ingiustamente, quando si finisce vittima della rappresaglia chiamata “daspo collettivo”, quando non c’è alcuna proporzionalità fra pene e reati contestati e nemmeno possibilità di difesa se non, il più delle volte, a daspo ormai scontato, in barba a tutto quello che la Costituzione teoricamente garantisce.
A chiusura di questo cerchio, viene aperto un altro striscione a firma The Black Sheep. Il messaggio riportato è “Bentornato Fabio Flash”, benaugurante per un fratello di curva che ritorna al suo posto dopo il daspo, benaugurante per chi è ancora sotto diffida: alla fine quella bolla che sembra eterna scoppia e il tempo, prima o poi, passa.
In campo uno scialbo 0-0. Poche o nulle le emozioni sul rettangolo verde con le due squadre che decidono di non farsi male. Approderanno entrambe ai playoff, alla Casertana toccherà il Siracusa, trasferta difficile per gli ultras, ancor più perché si giocherà di domenica sera alle 20:30 con ovvi disagi per chi vorrà recarvisi e qualche immancabile forfait per chi lavora. Trasferta che si carica di ulteriore interesse anche in virtù della recente rottura del gemellaggio fra Casertana e Juve Stabia, il cui strascico di veleni si ripercuoterà, secondo la vecchia legge del beduino, anche su Siracusa, amici dei nemici.
Al Catania invece, scherzo di destini incrociati, toccherà andare a Castellammare di Stabia. Per questa balzana formula varata quest’anno, si giocherà in turno unico in casa della meglio classificata. Non ci saranno supplementari e rigori: oltre al fattore campo, la meglio classificata avrà dunque a disposizione due risultati su tre per passare il turno. Il calcio però sa riservare spesso piacevoli sorprese e scrivere piccole favole, soprattutto a beneficio di chi, come gli ultras, seguono la propria squadra sempre e ovunque.
Foto di Giuseppe Scialla.