In questo fine settimana mi trovo in Piemonte, più che altro per una scommessa fatta con il mio amico e “collega” Francesco, quando gli proposi queste due partite quasi per gioco: Pro Vercelli-Salernitana il sabato e Gozzano-Varese il giorno dopo. Punto nell’orgoglio non ci ho pensato due volte e prenotati i miei pullman low cost, eccomi alla prima di queste due tappe.

Nella città del riso arrivo veramente presto, così ho modo prima di farmi un giro prima in zona stazione e poi nella piazza principale del bellissimo centro storico, con in rilievo le importanti figure dell’unità d’Italia. Da qui lo stadio è vicinissimo, ed essendo stato a Vercelli in altre 2-3 occasioni, non ho nessun problema di orientamento.

La giornata è calda ed il clima tutto sommato temperato per cui è molto piacevole la passeggiata intorno al “Silvio Piola”, fino ad arrivare sotto il settore ospite, dove comunque già c’è una buona presenza di tifosi campani. Quando manca meno di una mezz’ora all’ inizio, decido di entrare e prendere posto per poter scattare nel miglior modo possibile.

Le tribune dello stadio presentano tutte dei vuoti, anche se alla fine gli spettatori presenti saranno 3.417 con una discreta presenza di tifosi granata, quantificabili sulle 300 unità circa, molti dei quali provenienti da fuori regione.

A livello coreografico, nella curva dei padroni di casa viene alzato un bandierone bianco, a coprire il settore, con sopra disegnato una mezza coccarda ed un mezzo pallone retrò, contornati da un alloro. Nel settore ospiti vengono alzati molti stendardi e sventolate diverse bandiere.

Nella prima frazione, nella curva ovest dei locali, pur non spiccando come numeri, cercano di farsi sentire il più possibile con cori sempre accompagnati da mani alzate e da un buon sventolio di bandiere. Il corista sulla balaustra si danna l’anima per cercare di coordinare e far cantare tutti il più forte possibile, e devo dire che il più delle volte ci riesce bene, con il tifo che tutto sommato sarà continuo, con poche pause effettuate ed una discreta intensità corale.

Nel secondo tempo, stranamente e senza sapere cosa sia successo, il lanciacori della prima parte di gara non c’è e, non me ne voglia chi l’ha sostituito, ma il tifo non sarà lo stesso. Si fanno vedere sì con diversi battimani ad accompagnare i cori, ma l’intensità corale sarà più bassa e soprattutto le pause saranno maggiori, qualcuna pure prolungata. Comunque rimedieranno a ciò sventolando più continuamente bandiere e bandieroni, con una sciarpata a circa dieci minuti dalla fine della partita. Al triplice fischio finale applaudono la squadra per il punto conquistato che li allontana ulteriormente dalla zona rischio, con un buon margine di vantaggio dalla zona play out.

Passando agli ospiti, come detto, si presentano in buon numero. Come ormai risaputo, non tutti i gruppi ultras granata hanno sottoscritto la tessera, per cui anche nel settore ospiti di Vercelli si registrerà qualche assenza, anzi il settore risulterà addirittura privo di ogni striscione o pezza attaccati alla recinzione.

Nel complesso, pur non essendo al completo, i sostenitori campani si fanno sentire parecchio, per tutta la durata della partita, con cori di vecchia data alternati a cori originali, spesso e volentieri inventati da loro e poi riciclati da altre tifoserie.

Dopo una decina di minuti il settore si color, oltre che di stendardi, anche di decine e decine di sciarpe per una sciarpata molto fitta e bella da vedere. Per il resto battimani compatti e numerosi, oltre a qualche coro cantato tutti abbracciati.

Nel secondo tempo la situazione non cambierà ed i salernitani saranno sempre autori di un buon tifo, soprattutto i cori saranno cantati sempre con discreta intensità. Battimani a tutto settore e a fine partita salutano la squadra, applaudendola ed alzando stendardi e sventolando bandiere. Con il punto guadagnato, il sogno play off continua. A me non resta che tornare alla stazione e prendere il treno per Novara dove pernotterò in vista della prossima partita.

Marco Gasparri.