Un’eccezionale domenica pomeriggio al Simonetta Lamberti per la partita tra Cavese e Altamura, con due tifoserie che non deludono mai e lasciano presagire grandi performance per la prossima stagione in Serie C.

È un piacere rivederle in campo come avversarie, dopo aver fotografato le partite ufficiali che hanno sancito la vittoria e il passaggio in Serie C per entrambe le squadre.

I sostenitori della Cavese occupano i loro posti e offrono uno spettacolo di grande impatto, dimostrando un’elevata cura e originalità nelle coreografie, con striscioni e nei cori intonati con fervore da tutti i presenti, non solo in curva ma anche nei settori laterali. Osservarli in azione risulta estremamente affascinante: sono meticolosi e attenti nei dettagli, manifestano una presenza costante e dedicano tutta la loro fede alla propria causa.

Un gruppo di 150 sostenitori provenienti da Altamura risponde con altrettanta passione, dimostrando un entusiasmo ancora vibrante dopo i recenti exploit. Accolgono l’ingresso in campo della propria squadra con una bella sciarpata e fumogeni che completano in maniera suggestiva la cornice iniziale. Nel secondo tempo, uno striscione di auguri per la festa della mamma diventa l’occasione per esibire nuovamente una sciarpata, accompagnata da un inno all’amore, un momento che per noi fotografi rappresenta sempre un’opportunità unica da immortalare.

Entrambe le curve non mancano di battimani a ritmo di tamburi, bandiere, pezze e fumogenate colorate, proprio come nelle prestazioni da campionato. La partita in campo, invece, è giocata con grande intensità e nei primi minuti di gioco è la Cavese a segnare. Il punteggio rimarrà invariato fino al termine dei minuti di gioco, nonostante le numerose azioni in area di attacco dell’Altamura e della Cavese. Alla fine, il risultato sarà proprio di 1-0 in favore della squadra di casa.

In definitiva, nonostante la conclusione del campionato che ha visto trionfare ambedue le squadre, le tifoserie dimostrano un impegno costante anche in questa occasione, e ciò non è dovuto solamente alla persistente atmosfera festosa quanto al loro indiscutibile valore.

Testo di Imma Borrelli
Foto di Imma Borrelli e Pier Paolo Sacco