Fano continua a sognare. Dopo la sofferta vittoria sullo Scandicci ai calci di rigore, riecco i granata tra le mura amiche, a fronte del miglior quoziente punti conseguito al termine della stagione regolamentare. Ospite del giorno il Delta Porto Tolle, squadra veneta proveniente da una strabiliante vittoria nella tana dell’Alto Vicentino.

Le altre gare in programma di questa quinta fase, vedono il Taranto impegnato nella difficile trasferta in terra laziale contro la Viterbese e il Sestri Levante di scena nuovamente in casa contro la Correggese, tutto sotto l’occhio vigile del Monopoli, squadra vincitrice della Coppa Italia e rientrante nei giochi proprio nelle semifinali in programma tra soli tre giorni.

Con lo spettacolo dello “Iacovone” ancora stampato nei miei occhi, decido quest’oggi di gustarmi tutto il derby dell’alto Adriatico in programma nella città del carnevale.

Non sono nuovo a Fano, quest’anno ho potuto ammirare i padroni di casa già in diverse occasioni (tra cui nel bellissimo e rocambolesco derby contro la Vis), e devo dire che mi hanno fatto davvero una bella impressione.

Nonostante il caldo afoso che soffoca la riviera da diversi giorni (il termometro segna più di 30°C), anche questa volta il tifo di casa risponde presente; la Curva appare molto carica e volenterosa, tant’è che già prima del fischio d’inizio si innalzano i cori di incitamento verso i propri beniamini.

Dal Veneto giungono circa una quarantina di tifosi, di cui una ventina di Ultras. Si sistemano al centro del settore dietro l’unico drappo da trasferta “Ultras Delta Porto Tolle 1999”. Durante la prima parte della gara si fanno sentire con brevi cori a sostegno della propria città, dopodiché il nulla, complice anche il pesante passivo maturato sul campo dalla propria squadra.

Nelle fila locali, presenti per l’occasione i ragazzi di Jesi e Terni. Nella prima frazione sarà esposto uno striscione per “Spanna”, un ragazzo della Curva recentemente sottoposto ad un delicato intervento. Numerosi saranno i cori ostili contro Pesaro, per il resto tanta voce e lunghe manate accompagnate alla perfezione dall’immancabile tamburo.

Nella ripresa un piccolo episodio curioso: nel cerchio di centrocampo si attiva di sorpresa l’impianto d’irrigazione, costringendo il direttore di gara a sospendere la gara per qualche minuto.

Sul parziale di tre a zero per i padroni di casa, la gara volge al termine mentre tutto il “Mancini” canta “torneremo in serie C”.

I giocatori corrono sotto la Curva per ringraziare chi li ha sempre sostenuti. Ci sono cori e applausi per tutti, dal capitano a mister Alessandrini. I granata volano in semifinale dove affronteranno, sempre tra le mura amiche, il Monopoli, sicuramente seguito da una marea biancoverde. Lo spettacolo entra nel vivo, io come al solito, non posso mancare.

Antonio Vortex.