Il 3 ottobre 1909 all’interno di una birreria, stando a quanto dicono le cronache locali del tempo, nacque il Bologna FC 1909 il cui primo presidente fu Louis Rauch. A 107 anni dalla sua fondazione dunque, la società ha organizzato alcuni eventi collaterali in Piazza Maggiore fin dai giorni precedenti la gara. Tra le tante cose, c’era anche una postazione in cui qualsiasi tifoso poteva registrare il proprio videomessaggio di auguri, ognuno dei quali andrà a comporre un piccolo film per il web, anche se tante e svariate sono state le iniziative in tal senso.

Venendo al giorno della partita con il Genoa, sia fuori che dentro lo stadio vengono allestiti diversi stand per intrattenere i tifosi, soprattutto i più piccoli, con tanti giochi. Quando mancano ancora una ventina di minuti all’inizio, la curva è già quasi al completo (alla fine raggiungerà effettivamente il tutto esaurito) e due striscioni, uno a firma “Curva Costa” in balaustra centrale ed uno del gruppo SGP (San Giovanni in Persiceto) per ricordare Enrico, tifoso rossoblu conosciuto da tutta la curva, recentemente scomparso a causa di un tumore. La Vecchia Guardia in seconda battuta ricorda Luca, tifoso bolognese di Milano che seguiva il Bologna tutte le volte che poteva, assieme agli amici del “Club Lombardia”, ma che poco tempo fa è stato colpito da meningite: per quest’occasione, circa una ventina di membri del club, insieme a suo padre di 81 anni, sono scesi per seguire questa gara.

Una bella sciarpata rossoblu coinvolge davvero, e per la prima volta dopo tempo, la curva intera e accompagna così i giocatori in campo, assieme a tutte le varie bandiere che, per almeno 5 minuti, rimarranno alte a colorare il cielo di rosso e di blu.

Un altro striscione, esposto verso la metà del primo tempo, trova posto nella zona dei “Forever ultras”: “ABBIAM AVUTO RAGIONE PER PAOLO… ORA TOCCA A FEDERICO!!!”; il riferimento è al processo conclusosi qualche giorno fa e che ha visto riconoscere un risarcimento in favore di Paolo Scaroni, ultras del Brescia che nel 2004, nella trasferta di Verona, finì in coma dopo un barbaro pestaggio della polizia. Paolo si risvegliò dopo mesi, ma rimase invalido al 100% ed ora lo Stato ha ammesso le proprie colpe, anche se resta un risarcimento simbolico visto che nessun agente ha mai pagato per quella triste vicenda. L’altro richiamo è a Federico Aldrovandi, giovane ferrarese anche lui vittima di un “eccesso colposo”, come venne definito, con cui tre agenti posero fine alla sua giovane vita nel 2005.

Nel complesso è buono il livello di partecipazione ai cori, sostenuti con l’aiuto di alcuni tamburi e tanti sono anche i cori contro i genoani, che trovano sempre una risposta dall’altra parte.

A proposito di altra parte, buona la presenza genoana, stimabile in circa 400-450 unità, delle quali circa 300 si propongono in maniera più attiva al tifo, mentre i restanti appaiono sparpagliati in alto. Buono anche il tifo con 5/6 bandieroni che per tutta la partita non conosceranno mai un momento di pausa. Anche loro, come detto, si faranno sentire con alcuni cori offensivi che saranno poi quelli che si udiranno in maniera più roboante, soprattutto nel finale quando, con la vittoria in tasca, si beavano di aver rovinato i 107 anni dei locali.

Ultima nota di cronaca, una bordata di fischi da tutti i settori, conditi da frasi offensive rivolte all’arbitro, colpevole di una conduzione molto discussa, che costeranno anche una multa al Bologna da parte del giudice sportivo.

Fabio Luigi Bisio.