Si torna al Manuzzi, di Venerdì sera, per l’ultima giornata del campionato di serie B 2017/2018.

Appena arrivo in città, noto subito un traffico insolito in direzione del solito parcheggio a ridosso del vicino centro commerciale. Scopro così che questa sera rimarrà chiuso ai tifosi di casa, “per disposizioni di pubblica sicurezza”, così come continuano a ripetere i vigili urbani a tutti quelli che cercano di accedervi. Addirittura – dicono – è stato bloccato il sottopasso che conduce dal parcheggio allo stadio. Roba che non era avvenuta nemmeno in occasione dell’ultima partita casalinga contro il Verona, l’anno scorso, o in occasione della sentita sfida contro il Modena, l’anno prima.

C’è il timore di incidenti, per via di recenti episodi che hanno inasprito la rivalità tra le due tifoserie ma, obiettivamente, le misure preventive attuate questa sera sembrano davvero eccessive, soprattutto perché l’afflusso di pubblico è decisamente superiore rispetto alla media stagionale. Saranno infatti ben 16.234 gli spettatori presenti sugli spalti dell’impianto cesenate, provenienti dai quattro angoli della Romagna per sostenere la squadra bianconera. Se si considera che almeno la metà di questi provengono da fuori Cesena, è facile immaginare il disagio che si è andato a creare, soprattutto in un giorno lavorativo.

La conferma del fatto che stasera saranno in tanti sugli spalti, in arrivo da un po’ tutta la Romagna, ce l’ho già prima dell’inizio della partita. Mentre mi trovo in un bar fuori dallo stadio, in attesa di mangiarmi una classica piada, faccio due chiacchiere con i ragazzi che, come me, aspettano di mangiare qualcosa prima della partita. Scopro così che alcuni arrivano da Faenza, altri da Imola ed alcuni addirittura dalla provincia di Arezzo (con tanto di inconfondibile accento toscano).

Entro allo stadio tre quarti d’ora prima dell’inizio della partita e noto subito che gli spalti, soprattutto nella curva di casa e nei Distinti, sono già insolitamente affollati. La Curva Mare appare in gran spolvero e tira fuori una prestazione degna delle grandi occasioni.

Gli ultras bianconeri sanno che stasera il Cesena si gioca molto più della salvezza sul campo. Stasera il Cesena si gioca una fetta importante del proprio futuro calcistico e non solo. La sopravvivenza della società bianconera dipenderà, anche, dalla permanenza in serie B.

I sostenitori romagnoli non si fanno pregare e si fanno trovare pronti all’appuntamento, riempiendo la Curva e partecipando numerosi e compatti ai cori che provengono dai settori centrali, quelli abitualmente occupati da WSB e Sconvolts.

Sono molto attivi anche i ragazzi del gruppo TTC che, ad onor del vero, quest’anno si sono messi particolarmente in evidenza con il loro tifo ed un bel po’ di colore, animando il loro spicchio di curva e dando il loro contributo agli altri gruppi.

Il sostegno vocale dei padroni di casa, massiccio e sempre a tutto volume, riesce a spingere i ragazzi di mister Castori fino al tanto agognato goal, quello che mette in cassaforte una salvezza che, solo poche settimane fa, sembrava essere seriamente compromessa.

E così, tra un boato ed un battimani, tra braccia al cielo e sciarpate, nella curva di casa ogni tanto si accende anche qualche bagliore rosso fuoco. Sono le torce che accompagnano il tifo dei padroni di casa e che illuminano la notte romagnola.

Alla fine, ancora una volta, il fattore campo si dimostra determinante nel riuscire a trasmettere la giusta carica e la dovuta grinta ad una squadra che aveva iniziato la gara giocando in maniera contratta e timorosa.

Presenti in Curva Mare, con tanto di “pezza”, anche gli amici mantovani, che una rivalità di campanile vuole storicamente contrapposti agli ospiti grigiorossi, anche se le rispettive squadre hanno militato a lungo in categorie differenti.

A proposito di ultras grigiorossi, questi fanno il loro ingresso nel settore ospiti al ventesimo del primo tempo, facendosi notare fin da subito per la loro irruenza. Da lì in avanti, si mettono in evidenza con un grande tifo, fatto di tanti cori secchi e brevi, battimani e braccia alzate, che non si fermano nemmeno durante l’intervallo tra il primo ed il secondo tempo.

Ai miei occhi si rivelano una grande sorpresa, una tifoseria che è cresciuta notevolmente rispetto all’ultima volta che l’avevo vista in azione dal vivo, verso la fine degli anni ’90, quando non erano nemmeno l’ombra dell’ottimo gruppo visto all’opera questa sera sugli spalti.

All’ottima qualità e all’intensità del loro tifo si affianca il numero dei sostenitori al seguito, davvero notevole se si tiene conto del fatto che si gioca di venerdì sera e che per loro si tratta di una partita che non ha più alcuna importanza, essendo la Cremonese già salva matematicamente. Pertanto, complimenti agli ultras cremonesi: sono curioso di vedere se sapranno confermarsi anche il prossimo anno.

Infine, non si può non segnalare l’ottima prestazione dei giovani sostenitori romagnoli che si posizionano abitualmente nella parte bassa del settore Distinti. Per l’occasione, si compattano e cantano per tutto l’arco dei novanta minuti, incitando la loro squadra più che interessandosi ai tifosi ospiti, contribuendo così anche loro al risultato finale che garantisce al Cesena la permanenza in serie B.

A conferma di ciò, a fine partita, dopo aver reso il dovuto e meritato ringraziamento alla Curva Mare, i giocatori bianconeri si sono recati fin sotto il loro settore per salutarli.

Giangiuseppe Gassi