Sfida tra le vincitrici dei tre gironi di serie C, il Padova in questo turno è spettatrice, forte di una vittoria netta contro il Livorno nel primo turno. Squadra amaranto che perciò è praticamente fuori dai giochi ma comunque, dopo un torneo vinto tra diversi scetticismi, deve salutare nella miglior maniera il proprio pubblico.

Stadio che presenta larghi vuoti e questa è una notizia: mi aspettavo una maggior affluenza, visto che c’è da salutare una squadra che ha dato il meglio di sé durante il campionato. Anche la Curva Nord, abituale ritrovo della parte più calda della tifoseria, risulta parecchio spoglia e per tutto il primo tempo della partita risulterà silenziosa. Riesco a capire il motivo di tale decisione, quando viene esposto uno striscione sulla vetrata che recita: “Questo è l’entusiasmo che state creando…”. In questi giorni tra la tifoseria e la presidenza si è venuto ad incrinare un rapporto che non è mai stato idilliaco, ma che per il bene comune le due entità hanno preferito sotterrare l’ascia di guerra e remare nella stessa direzione. La tregua è durata ben poco, la tifoseria anche in questa serata ha intonato qualche coro contro la dirigenza, segno che nonostante una promozione conquistata in maniera abbastanza sorprendente, le divergenze rimangono e sono anche sostanziali.

Se da una parte le contestazioni alla dirigenza sono ormai all’ordine del giorno, sul piatto della bilancia bisogna mettere pure come il calcio è cambiato e con esso il modo e il metodo di gestione societaria. Ormai il profitto resta l’unico obiettivo da raggiungere, a volte a prezzo elevato, infatti abbiamo assistito a cambi di denominazione e addirittura a colori societari stravolti in maniera pesante. Scontate e inevitabili alcune contestazioni, ma altre le reputo un po’ figlie dei tempi oppure figlie di una moda che non si vuole arrendere all’inevitabile mutamento della politica del pallone. Poi ognuno resta con le proprie certezze e con le proprie opinioni però la cultura della sconfitta nello sport deve essere ben chiara come ben chiaro deve essere che benefattori o presidenti-tifoso non ce ne sono più, se mai ce ne sono stati.

Mi aspettavo invece una buona presenza di leccesi ma questa sera i giallorossi vanno oltre ogni mia più rosea previsione. Se in termini numerici i salentini mostrano la miglior parte di loro stessi, a livello canoro sono praticamente perfetti, sfornando una prestazione di altissimo livello, quasi impeccabile. Dura in effetti trovare un neo ad una tifoseria che in questa occasione ha mostrato un’ottima organizzazione, una costanza nel tifare eccezionale ed una partecipazione ben al di sopra della media. Cori incessanti, molto seguiti, sempre parecchio potenti, i salentini si confermano una tifoseria che nella serie cadetta può fare la differenza.

Di questa serata c’è poco da aggiungere, ospiti che partono con il piede pigiato sull’acceleratore ed arrivano al termine dei novanta minuti mostrando sempre la medesima voglia di lasciare il proprio segno sull’incontro. Malgrado la sconfitta patita dalla squadra sul terreno di gioco, gli ultras giallorossi abbandonano gli spalti dell’Armando Picchi con la consapevolezza di aver mostrato tutto il loro potenziale, che a ben vedere è di ottima qualità. Non è certo una sorpresa questa ma una piacevole conferma.

Tifoseria di casa che si organizza al meglio nella seconda frazione di gioco, quando a centro curva si forma un gruppo ultras che sostiene la squadra e indirizza qualche coro ostile verso la società. La festa per la promozione in serie B è in tono minore, anche negli altri settori dello stadio si notano ampi spazi vuoti e l’immediata necessità è quella di ricomporre la frattura tra tifosi e società in vista del prossimo campionato. Il tempo può essere galantuomo, fondamentale è avere la volontà per non arroccarsi su posizioni estreme.

Qualche coro offensivo tra le due tifoserie riscalda l’ambiente, anche se nel settore ospite la temperatura si alza più che altro con qualche torcia e qualche fumogeno accesi e gettati sull’ampia pista di atletica.

Valerio Poli