Posticipo serale in una fredda sera di dicembre al Manuzzi. Gli ospiti sopraggiungono in Romagna non in tantissimi, rappresentati da uno striscione, “Solo per la maglia”, emblematico della loro situazione e del loro stato d’animo nei confronti della loro compagine, che anche quest’anno stagna nelle zone morte della classifica e si ritrova ancora una volta a rimandare i sogni di rilancio. È insomma una presenza per onor di firma ed anche il tifo ne sarà condizionato con giusto qualche coro più come rivendicazione di amor proprio e orgoglio che non a sostegno della squadra, che non a caso, alla fine dei novanta minuti, rimedierà l’ennesimo boccone amaro.

Si rivede nei distinti il manipolo dei casual che però si sistemano nella parte alta del settore, dopo qualche problema avuto nella gara con l’Ancona. Si compattano in circa una trentina e anche la loro presenza è per lo più per onor di firma, senza particolari acuti o slanci durante la gara.

Su buoni livelli invece la Curva Mare che anche questa sera porta avanti un tifo continuo, fatto di tanti cori, battimani e costante sventolio di bandiere e bandieroni. Il loro piacevole sottofondo sostiene il cavalluccio marino in campo, mentre ancora una volta i ragazzi di Bellaria, a un quarto d’ora dal termine, infischiandosene del freddo reso ancora più infido dall’umidità, mettono in scena il loro personale rito scaramantico, restando a petto nudo e tifando compatti e a gran voce. Che sia un caso o un segno del destino, il Cesena porta a casa anche questi tre punti continuando a tallonare il duo di testa Reggiana-Modena che però procede come un rullo compressore. Comunque sia è festa grande a fine gara fra tifosi e squadra che si porta sotto la Mare per ringraziare del supporto ricevuto.

Foto di Giangiuseppe Gassi