Mercoledì 23 febbraio, stadio “Due Strade” a Firenze, due squadre toscane si giocano la finale di Coppa Italia regionale. Partita che ai più farà pure sorridere ma un po’ per il blasone – proporzionalmente parlando s’intende – ed un po’ per il palmares, l’incontro è parecchio sentito dalle due società e dalle due tifoserie, basti pensare che alla fine si contano circa duemila presenze, numero di tutto rispetto considerando il bacino d’utenza delle due squadre.

Oltre il lustro ed il prestigio di vincere il torneo, chi uscirà vincitrice dall’incontro avrà la possibilità di oltrepassare i confini regionali e misurarsi con le altre squadre vincitrici dei rispettivi trofei regionali con la possibilità di venire promossi direttamente in serie D, indipendentemente dalla posizione in campionato. Strada tortuosa, lunga e difficilmente percorribile, ma è sicuramente una possibilità che può e deve essere sfruttata.

Come succede in questi casi le due tifoserie, nonostante il giorno lavorativo, mettono in moto la macchina organizzatrice e provano ad onorare l’impegno nella maniera migliore possibile ed a ben vedere l’obiettivo viene raggiunto. I tifosi della Fortis Juventus sono quelli più numerosi ed anche quelli più navigati: oltre ad una folta presenza mettono in campo una buona compattezza, sostenendo ininterrottamente la squadra.

Da segnalare la piacevole presenza degli ultras del Cenaia che ce la mettono tutta per farsi sentire e per buoni tratti della gara ci riescono anche bene, per loro coreografia costituita da palloncini colorati accompagnati dall’usi di qualche fumogeno.

Sull’altro versante invece la coreografia è incentrata sul ricordo di un caro dirigente venuto a mancare, mentre per quanto riguarda il tifo propriamente detto, le due tifoserie fin dai primi minuti mettono in campo tutte le loro armi per cercare di trascinare la propria squadra alla vittoria, così se sul campo non mancano le emozioni, anche sulle gradinate non c’è da annoiarsi con cori, fumogeni e sciarpate.
L’epilogo è al cardiopalma, dopo un’avvincente sfida che dura centoventi minuti. La partita si decide ai calci di rigore dove a spuntarla sono i biancoverdi della Fortis che vanno a festeggiare sotto il settore dei propri tifosi.

Testo e foto Claudio Freschi