Torno al “Polisportivo” di Civitanova Marche dopo tanti anni dall’ultima volta, sicuramente prima dell’ultimo fallimento, quando la Civitanovese giocava il campionato di serie D. Il presente si chiama Eccellenza ma quella odierna è una partita di quelle che può valere un’intera stagione, in cui i padroni di casa sfidano il sorprendente Montefano. A tre giornate dal termine la Civitanovese si trova al secondo posto della classifica, mentre il Montefano è primo seppur con il vantaggio di un solo punto, per cui davvero si decide tutto o quasi qui, presente e futuro compresi. La sfida tra i due centri si può inoltre tranquillamente paragonare a quella di Davide contro Golia: Civitanova Marche è un comune di quasi quarantaduemila abitanti mentre Montefano è un paese di tremila e trecento anime.

Decido di arrivare con congruo anticipo a Civitanova dove è previsto il pubblico delle grandi occasioni, infatti già un’ora e mezza prima del fischio d’inizio, fissato per le 16, si cominciano a vedere i primi ultras rossoblù arrivare nei pressi del settore dove abitualmente prendono posto. Una volta dentro ed a ridosso del fischio d’inizio, le tribune appaiono già gremite ed alla fine risulteranno presenti ben 3.500 spettatori di cui 400 ospiti arrivati da Montefano, un vero lusso per questa categoria.

Già prima del fischio iniziale, gli ultras civitanovesi si faranno sentire con cori volti a riscaldare l’ambiente in una giornata già estiva di suo, mentre nel settore ospiti gli ultras viola attaccano un paio di striscioni e stendardi con l’indiano come simbolo, che ricorda il vecchio emblema del Collettivo, gruppo portante della Curva Fiesole della Fiorentina ormai sciolto da tanti anni. Prima dell’inizio delle ostilità, entrambe le squadre vanno ad applaudire i propri sostenitori, poi alle 16 comincia lo spettacolo.

La Nord locale, guidata dal gruppo PIAZZA CONCHIGLIA, espone un grosso striscione su sfondo rossoblù che è praticamente una richiesta per la squadra: “VINCI PER LA TUA GENTE” e subito dopo vengono accesi dei fumogeni rosso blu, ma purtroppo il vento, in uno stadio posizionato in riva al mare, è sempre in agguato e fa durare poco l’effetto pirotecnico. In gradinata viene inoltre issato un lungo bandierone a strisce rossoblù verticali, a dare un ulteriore tocco di colore anche in un settore tradizionalmente meno caldo della curva. Gli ospiti invece puntano sul colore offerto dalle diverse bandierine sventolate, sia di colore bianco che viola, anche se purtroppo la riuscita non sarà delle migliori in quanto il tutto è circoscritto nella parte centrale del settore, dove prendono posto gli ultras.

Lo stadio è una polveriera e nemmeno il caldo estivo può nulla contro la voglia di tifare dei ragazzi di Civitanova che, nel primo tempo ,sprigionano tutta la loro potenza corale, effettuando un numero considerevole di battimani ad accompagnare i cori, con le bandiere sventolate sapientemente per tutto l’arco della gara. Nonostante la partita rimanga inchiodata sullo 0-0, non si danno per vinti ed anzi, alcuni di loro continuano a cantare pure nel canonico quarto d’ora di pausa.

Gli ultras ospiti, malgrado provino a fare qualcosa mettendoci tanta buona volontà, sono troppo pochi a sostenere la squadra ed il tifo non può che risultare alternato a qualche pausa inevitabile. Si fanno notare per dei battimani e qualche sbandierata e se il settore fosse più partecipe, potrebbero provare a farsi sentire di più ma così non sarà, merito anche dei padroni di casa che hanno reso lo stadio una bolgia, dal primo al novantesimo minuto.

Nel secondo tempo, i ragazzi di Civitanova riprendono a tifare con grande costanza, tenendo sempre alta l’intensità corale e senza lasciarsi andare ad inutili paure di fronte alla squadra che attacca ma non trova il gol. Alla fine la caparbietà di ultras e giocatori viene ripagata al minuto sessantanove, dall’incornata di Strupsceki che gonfia la rete e manda in visibilio il popolo rossoblù, con il quale esulta non solo il marcatore ma tutta la squadra.

Nel proseguo dell’incontro, la curva alza ancor di più l’intensità al punto che mi chiedo dove trovino le forze per tenere un ritmo così forsennato. Il repertorio dei cori spazia a trecentosessanta gradi e non si dimentica nemmeno dei nemici storici della “Rata”, cui dedicano più di un coro ostile; poi continuano con i battimani a tutta curva, alternandoli alle sbandierate, davvero non si potrebbe chiedere di più, se non il raddoppio che arriva a sette minuti dalla fine con Buonavoglia che scatena l’esultanza di tutti i settori.

Quando l’arbitro manda tutti negli spogliatoi comincia per loro un’altra partita, quella con i propri giocatori sotto al settore, con i quali cantano tutti insieme per diversi minuti. I giocatori ospiti invece, andranno sotto al settore dei tifosi viola e nonostante la sconfitta, riceveranno lo stesso applausi per il sorprendente campionato fin qui disputato. Ma i titoli di coda sotto tutti per gli ultras rossoblù, quest’oggi davvero il dodicesimo in campo. Nonostante il perdurare del pareggio, il caldo e la categoria hanno tifato sempre, davvero encomiabili!

A due giornate dalla fine dunque, con due punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici Montefano e Chiesanuova, a Civitanova incrociano le dita in vista della trasferta a Monturano con l’ultima in classifica, che in realtà si giocherà quasi sicuramente a Porto Sant’Elpidio per le numerose presenze previste, prima del gran finale in casa contro la Jesina che può valere la promozione. Tra due domeniche sapremo chi sarà la regina del massimo campionato regionale marchigiano, ma una cosa è certa, con una tifoseria come quella vista oggi sarà difficile per tutti!

Marco Gasparri