Teramo in discesa libera, dalla festa per la storica promozione in serie B al ritorno alla dura realtà della Lega Pro, con tanto di penalizzazione. C’è chi ha parlato di lieve condanna, chi ha visto la sentenza come una vera e propria ingiustizia, resta il fatto che ancora una volta il risultato ottenuto sul campo, è stravolto dalle sentenze che con il calcio giocato hanno poco a che fare. Come in ogni processo che si rispetti, va fatta una breve lista delle persone danneggiate dall’azione di pochi ed i primi ad essere chiaramente parte lesa sono i tifosi, che si son visti scippare una promozione insperata e per questo ancora più bella.

La ripartenza è stata dura ma anche in questo pomeriggio, nella trasferta di Pontedera, gli ultras del diavolo mostrano di avere le idee ben chiare, esibendo uno striscione che esprime chiaramente il loro pensiero: “Chi tenta combine non può pretendere la nostra complicità… noi sosteniamo la squadra te cedi la società”.

Il contingente ospite è diviso in due tronconi: gli ultras sono una decina e si sistemano nella tribunetta piccola vicino, dietro lo striscione “Teramo Zezza” e la pezza “Davide lotta”, mentre i tifosi “normali” si sistemano nel classico settore ospite. La divisione, pur non essendo così netta, resta di fatto chiara nel momento dell’incitamento alla squadra, visto che per tutti i novanta minuti sono solo gli ultras a farsi sentire con i classici cori.

I teramani, nonostante il numero esiguo, partono subito con il piede giusto e dopo aver attaccato gli striscioni, si compattano e partono con veemenza incitando la squadra. I cori sono continui, spesso accompagnati da battimani e riescono nell’intento di animare un settore altrimenti silenzioso. Chiedono a gran voce la vittoria, chiariscono a modo loro che il pareggio serve a poco, poi si fanno apprezzare per un paio di cori in dialetto e per altri a ripetere, che fanno sempre la loro bella figura. Da segnalare il coro a ripetere “Noi vogliamo questa vittoria” seguito da “Noi vogliamo un calcio pulito”: evidentemente le recenti vicende hanno sensibilizzato ancora di più l’ambiente teramano e gli ultras si fanno carico di un malessere generale che è sotto l’occhio di tutti gli addetti ai lavori. Il calcio in Italia non tira più come una volta, gli stadi sono deserti ed i risultati a livello nazionale ed internazionale fanno fatica ad arrivare: la risposta? Mano pesante contro gli ultras, mentre tanti personaggi che in questi ultimi anni si sono avvicendati negli scandali pallonari, sono impuniti ed addirittura pagati per la loro presenza in televisione. Evidentemente accendere una torcia è più grave che alterare il risultato di un campionato!

I padroni di casa si fanno notare invece per un paio di bandiere neroverdi e per alcuni cori di incitamento alla squadra. Anche in questo caso i numeri sono risicati, i cori si alternano con qualche pausa prolungata, poi il risultato in campo anima anche i più restii ed il finale è in crescendo.

I toscani centrano la prima vittoria del campionato ed escono tra gli applausi, per i teramani resta la soddisfazione di aver effettuato una buona prova sugli spalti. Gli eredi dei Devil’s Korps sono vivi e vegeti, in attesa di riprendersi ciò che è stato a loro scippato.

Valerio Poli.