Lo stadio “Città di Meda” è lì, a pochi km da Como. Il periodo dell’anno è di quelli in cui ci si gioca tutto in poche gare per cui determinante potrebbe risultare l’appoggio del pubblico amico. E quello comasco ha deciso di esserci, oltretutto approcciandosi a questa trasferta alla vecchia maniera, con scooter e moto alla volta del vicino campo dove gioca il Renate. In questa guerra di trincea che è diventato il calcio, dove è tutto vietato, represso e militarizzato, anche uno scampolo di libertà come una trasferta in scooter è una boccata d’ossigeno e un brandello di terreno rubato a questo nemico stupido rappresentato dalle istituzioni calcistiche e politiche, che anziché valorizzare il patrimonio tifo, lo sviliscono e criminalizzano sempre e a prescindere.