Vincere per uscire dalla zona “rossa” della classifica, a questo è chiamato il Novara nel turno infrasettimanale contro il Bari di mister Stellone. La serata è tipicamente autunnale, il freddo e l’umidità la fanno da padroni lasciando a casa i più indecisi ma non chi ha Novara nel cuore; infatti la Nord inizia a riempirsi e, nella gradinata centrale, si sistemano i Nuares, che armati di drappi e bandiere, sono pronti a sostenere la causa azzurra.

Sulla sponda opposta sono circa 250 i baresi, soprattutto emigrati, presenti sugli spalti. Non c’è traccia, ahimè, dei gruppi organizzati del tifo pugliese, peccato.

Quanto detto prima viene subito ribaltato dall’arrivo di una 40ina di ultras, Bulldog e Seguaci, che fanno subito sentire la propria presenza esponendo i propri drappi e compattando tutti i presenti dando la quadratura tipica degli ultras.

La prima parte della gara scorre piacevolmente accompagnata dal tifo incessante dei baresi che nei 20’ iniziali della partita prediligono cori più lunghi per coinvolgere la totalità del settore, mentre i cori dei novaresi si concentrano sulla dirigenza e sul mister rei di aver messo in questa situazione la squadra; dopo aver, senza troppi giri di parole, chiesto al mister di andarsene, i novaresi iniziano a sostenere i propri colori accompagnati dallo stadio intero che, almeno con le mani, seguono il coro iniziato dalla Nord.

Il campo vede il dominio, senza colpo ferire, del Novara che a pochi minuti dal 45esimo va in vantaggio con Faragò, svegliando anche gli animi più assopiti.

Nel secondo tempo il tifo barese vive un momento di calo da parte del settore ma non degli ultras che, adesso, optano per cori più secchi garantendo comunque una buona vocalità, accompagnati dalle bandiere sparse per la Sud.

Il vantaggio, invece, ha messo benzina nei serbatoi della Nord che riesce ad offrire un tifo di buon livello; si spazia dalle manate ai cori più secchi garantendo il sostegno alla maglia che il Novara indossa: anche il resto dello stadio partecipa allo sforzo degli ultras.

I Baresi, dal canto loro, non mollano mai anche quando la squadra non riesce ad indirizzare il pallone in rete mentre i novaresi, con l’avvicinarsi della fine della contesa, si lasciano andare ad una bella e partecipata sciarpata scaldando i cuori dei presenti.

Il triplice fischio del direttore di gara viene accolto dal boato di liberazione dello stadio per una vittoria molto importante che dà fiducia alla squadra, la quale raccoglie l’applauso della Nord mentre il Bari non viene accolto dalla sua curva che invita la squadra a prendere la via degli spogliatoi.

Una buona gara quella “disputata” dalle due tifoserie. Nella prima parte di gara i baresi la fanno da padroni sovrastando più volte i novaresi che, dalla loro, hanno gran cuore tenendo botta per tutti i 90’ e riuscendo a coinvolgere tutto lo stadio solitamente restio a seguire gli ultras. Gli ospiti sono molto coinvolgenti nel primo tempo mentre nel secondo, complice lo svantaggio, vengono meno i tifosi lasciando soli gli ultras, colorati e compatti.

Testo di Alessio Farinelli.
Foto di Alessio Farinelli e Alberto Cornalba.

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