Per questo derby di Coppa Italia di Serie C, ho deciso di riproporre il titolo della tifocronaca utilizzata per la sfida di campionato di un mese fa. Il motivo? Per i chiari umori opposti di entrambe le tifoserie in questo momento.

Curva modenese che quest’oggi perde letteralmente la pazienza, non per la preventivabile prestazione dei propri 11 in campo (squadra imbottita di ragazzini), quanto per l’accesa contestazione nei confronti della dirigenza canarina.

Per tutto il primo tempo, gli unici cori distintivi della curva gialloblù saranno di contestazione per la proprietà, uniti a qualche coro sporadico indirizzato agli ospiti ed un simpatico “ce ne andiamo in serie A”, chiaramente ironico.

A inizio ripresa vengono tolti tutti gli striscioni e la contestazione si sposta nell’angolo tra la Curva Montagnani e la tribuna centrale; qui si ripetono i cori di contestazione, che per quest’oggi raggiungono picchi importanti di seguito. Per quanto ne avrà da sopportare il tifoso modenese ad oggi non ne ho risposta, ma i circa 1.400 supporters gialloblu presenti quest’oggi (su 1616 paganti in tutto lo stadio) vanno elogiati uno ad uno per la loro presenza costante, nonostante la situazione critica sia evidente sotto gli occhi di tutti.

Col settore di gradinata chiuso, i gruppi organizzati di questo settore oggi trovano spazio in tribuna laterale. Anche per loro qualche coro indirizzato ai reggiani, di contestazione alla società ed il classico “diffidati con noi”. A differenza della curva, a inizio secondo tempo, i ragazzi girano le spalle ed escono dallo stadio, onde evitare assurdi provvedimenti a loro carico.

Circa 200 i tifosi granata giunti da Reggio Emilia, che confermano il loro buon stato di forma visto anche in campionato.
Il grosso dei gruppi (Teste Quadre e Gruppo Vandelli) prende spazio dietro i rispettivi drappi, con una chiara distinzione cromatica tra i presenti: i primi più “casuali” (più sul nero), i secondi più “tradizionalisti” (maglie granata).

Partono bene i tifosi ospiti: prima un coro offensivo indirizzato ai dirimpettai modenesi, poi una bella sciarpata nell’immeditato inizio partita, ben riuscita grazie anche alle varie bandiere e bandierine fatte sventolare.

Tra i cori da citare per gli ultras reggiani: oltre ai vari cori di sfottò indirizzati ai locali, tra cui un emblematico “giochiamo in casa” nella ripresa , vari cori per la squadra (molti in stile anni ‘90), contro la tifoseria del Parma, contro la presenza del Sassuolo a Reggio Emilia, quindi anche contro la Mapei, ed anche un “Vicenza” cantato per 2 volte: difatti, in vetrata, trova spazio il drappo del gruppo South Terrace Vicenza.

Sul piano visivo, dopo avere citato la sciarpata (che si ripeterà anche sul finale di gara), sono da segnalare le varie bandierine con lo stemma della Reggiana nella zona delle Teste Quadre, ed i vari bandieroni nella zona del Gruppo Vandelli.

In vetrata, oltre ai drappi dei gruppi organizzati, trovano spazio gli striscioni delle varie sezioni di tifosi granata provenienti da ogni angolo della loro provincia. Più defilato, un drappo che schernisce il recente gruppo nascente della tifoseria modenese, vale a dire i QBR.

3-0 per la Reggiana al fischio finale, ovviamente umori opposti per le 2 tifoserie: felicità e applausi per la squadra da parte dei reggiani, bordate di fischi e insulti dai tifosi modenesi per la loro squadra e la loro dirigenza. Gli unici applausi sono indirizzati all’ex giocatore dei gialli Leonardo Colucci, attuale tecnico della Reggiana.

Un grazie a Fabio Bisio per avere dato manforte al sottoscritto quest’oggi.

Testo di Francesco Passarelli.
Foto di Francesco Passarelli e Fabio Bisio.

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