La prima nota di cronaca di questa partita, riguarda i tifosi campani, assenti ovviamente a causa della tessera del tifoso che non hanno voluto sottoscrivere. Non resta che agli ultras di casa quindi, il compito di riscaldare l’atmosfera del “Marulla” con cori e battimano, sostenuti con buona continuità per tutta la gara.

Ancora una volta, il tifo di casa risulta decisivo nello spronare la squadra ad una vittoria che porta in carniere tre punti molto importanti e che permettono alla squadra calabrese di restare in piena zona playoff. Buono il tifo della Curva Sud e non di meno quello della Tribuna A, casa di “Anni Ottanta” e soci che hanno portato calore e colore in un settore che, nell’immaginario collettivo, non si assocerebbe immediatamente al tifo organizzato.

Peccato solo per la predetta assenza di tifosi ospiti con i quali confrontarsi, ma ormai a queste discriminazioni territoriali operate dalle autorità ci si è ormai e tristemente abituati. Non se ne indigna ovviamente nessuno fra gli addetti ai lavori, gli stessi che poi strillano allo scandalo se una data tifoseria canta un coro contro l’altra paragonandola a poco nobili fluidi corporei: quello invece, per lor signori, è razzismo vero ed imperdonabile, degno della gogna mediatica e magari della forca. Chiamasi ipocrisia, ma non diteglielo, mi raccomando, potreste urtare la loro altissima sensibilità.

Gianluca Romita.