Se dovessi pensare a un clima perfetto per assistere a una partita di calcio, probabilmente penserei a quello di sabato a Santarcangelo: il sole riscalda quel tanto che basta da non risultare né caldo né freddo e rende la temperatura mite, priva di umidità. A fine primo tempo, quando quest’ultimo calerà, la situazione si farà molto meno tiepida per chi è fermo ad assistere.

Un solo punto divide le squadre in campo, a 14 il Santarcangelo, reduce da 4 risultati utili consecutivi è sopra al Padova che cerca la svolta per puntare a un campionato da protagonista.

Le premesse per un bello spettacolo dentro e fuori dal campo ci sono tutte.

Dal lato dei locali è fin da subito presente un cartello di incitamento nei confronti del portiere Michele Nardi che, a breve, sarà processato a causa del calcio scommesse e rischia una lunga squalifica.

In corrispondenza dei botteghini invece, il gruppo Casualmente Ultras, ha attaccato una serie di volantini per incitare il pubblico di casa a sostenere la propria squadra.

A supporto della squadra veneta arrivano circa 150 ultras della Tribuna Fattori, che già da 10 minuti prima dell’inizio del match scaldano l’atmosfera con un paio di cori e diversi battimani.

Il primo tempo è tutto di marca biancoscudata sia in campo che sugli spalti.

Numerose le pezze presenti nel settore ospiti; oltre a quella degli Ultras Padova, si riconoscono quella 35011 e quelle delle varie sezioni.

Gli ultras veneti non fanno mai mancare il proprio supporto, ogni coro è tenuto per almeno un paio di minuti ed è accompagnato da un battimani continuo.

Al 33°, poco prima del secondo gol degli ospiti, parte il classico coro di chi viene in Romagna da avversario, una versione leggermente modificata di Romagna Mia con il finale dedicato ai cesenati. Testimonianza del fatto che, almeno sugli spalti, gli Ultras Padova si mettono su un piano più alto rispetto ai neonati Casualmente Ultras.

Durante il primo tempo dalla tribuna dei locali poco o nulla, se non qualche fischio al sopracitato coro. Nell’intervallo però, qualcosa si muove nel settore di tribuna occupato dai supporter gialloblu. Alcuni ragazzi si adoperano per srotolare uno striscione che verrà mostrato dopo 5 minuti dall’inizio della ripresa e reca la scritta “Giù le mani dal Capitano”, seguirà un coro composto dalle medesime parole tenuto per un paio di minuti.

Dopo lo 0-2 del primo tempo, nella ripresa è il Santarcangelo a farla da padrona e questo anima anche il pubblico di casa che, soprattutto nei minuti successivi al gol dell’1-2, si fa sentire.

I tifosi ospiti continuano un supporto continuo fino al 70°, calando di intensità nel finale. A 5 minuti dal termine, in pieno forcing santarcangiolese, una bella sciarpata colora il settore ospiti che accompagna così il Padova alla vittoria finale.

A fine partita grande festa dei giocatori veneti sotto il proprio settore, mentre dall’altra il pubblico di casa applaude comunque i suoi giocatori, autori di un secondo tempo veramente ottimo.

Nel complesso grande prova degli Ultras Padova, sempre carichi, compatti; tutti conoscono alla perfezione i cori e il risultato è eccellente. La scena più bella riguarda un bambino: gli è stata affidato un due aste e lui se ne prende cura come se fosse la cosa più preziosa del mondo. Quando si parla, il più delle volte a sproposito, dell’universo ultras mi piacerebbe mostrare queste immagini.

Bisogna dar atto ai Casualmente Ultras di provarci, tentano per esempio di coinvolgere tutta la tribuna e non ottenengono risposta, sostengono in 3-4 occasioni la squadra ma i cori proposti risultano ancora troppo confusionari e la presenza numerica troppo scarsa. I miglioramenti però si vedono, se non altro nell’approccio con la consolazione che, per migliorare, c’è davanti un campionato ancora lungo e pieno di impegni.

Testo di Nicolò Semprini.
Foto di Nicolò Semprini e Gilberto Poggi.

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