Il-calcio-popolare-dell-Atletico-San-Lorenzo_h_partbLibertas Portonaccio vs Atletlico San Lorenzo 3:2 (il derby)

Com’è potuto accadere? Com’è stato possibile? Com’è potuto succedere? Eppure… per questa stagione calcistica 2013/14 il pergolato derby risulta essere un’esclusiva dei Casalbertonici. Immaginati il mondo tra cent’anni, andrebbe logopedicando Ron con l’ukulele tra le dita. Meno, molto meno. Immaginiamoci la metropoli di Urbe tra trent’anni. Priva di primo cittadino! La fascia tricolore anacondata al petto di un amministratore delegato. Non uno qualunque. Il suggibilanci della Dandara Limonov, finanziaria indocinese con sede legale a Zurigo e sversamento fiscale nell’arcipelago dello Ziguataneo, atollo sabbioso a poche fermate di bastimento dalle coste del Borneo. Attraverso un demoniaco meccanismo di scatole mandarine e matrioske sovietiche codesta finanziaria sciacqua in Arno i guadagni sporchi della Pacific Dream, azienda di nazionalità sudcoreica con interessi nel campo infermieristico. In volgo barbino tarocca i vaccini in coadiuvo al progetto di spopolaggine planetaria voluto dalla Illuminati Saionist Reptilian S.p.a. L’intero omogeneizzato di suddette nefandezze fantasma, per volontà dello sceicco saudita Ali Macné Tarat, decide di investire nel paese del sole acquistandone la capitale. Al gran minestrone! La discarica di Malagrotta non sarà che un ricordo. Popolata da gabbiani, cormorani e carognoni simili risulterà inaccessibile agli esseri umani. I volatili si doteranno di una forma di governo repubblicana con allegato di statuto volantino. La gittata del monnezzaio capitolino prenderà forma nel centro storico. Anch’esso demograficamente intriso di nutrie, sorci, il maestro Splinter e Antonio Razzi, risulterà essere serrato all’unità carbonica. La massa di turisti verrà dirottata all’interno di Nuova Urbe, centro storico virtuale ricostruito al puntiglio da ricercatori informatici italiani laureati a Saigon, sito a un tiro di biglia dal centro storico di Aprilia! Fotografie dal futuro. Esquilino sorella minore di Taipei. Pigneto privato di spritz all’Aperol con scorporazione machetica in caso di richiesta tartine. Torpignattara solo cumino e dulcis in de profundis il serpentone corvialico prolungato di ulteriori 42 km cementizi. Città del Vaticano traslocherà all’Eur. Una gigantesca cupola di carbon fossile renderà magnificenza all’altissimo chiunque esso sia. Le zuppe patriarcali facenti capo all’antico testamento si fonderanno in un unico famelico credo. Niente papa ma papà. Il colonnato del Bernini verrà abbattuto per volontà testamentaria dalla giunta comunale del chirurgo ligure. Sulle macerie tardorinascimentali sorgerà il novello impianto sportivo dell’AS Roma. 4500 posti. In confronto il vecchio Maracanà sucava. All’interno del cupolone sconsacrato ecco fare capolino una multisala per le visualizzazioni di cinepanettoni in 8D con relativo centro commerciale. Sulle consolari sarà solo sala bingo. E tanti rimpianti a Las Vegas. Formello diverrà la nuova Calcidonia. Verrà conservato unicamente il sentore dell’antica medievalità. Per il restante, il palazzo dotato del minor numero di piani ne presenterà comunque 315. L’S.S. Lazio svolgerà le mansioni calcistiche all’interno del Castro Staziano. 4500 posti. La giunta comunale della specula finanziaria sentenzierà: derby di andata lupacchionico, derby di ritorno rapacico. Nessuno scontento a parte l’inverno del nostro scontento. Transiterà una sola linea metropolitana. Linea U. Che sta per unica. Unico il binario. Unico il vagone. Unico il posto a sedere. Unico il tragitto. Dal neo Campidoglio alla spiaggia di Anzio. Sola andata. In una città così mutata geneticamente la Libera Repubblica di San Lorenzo proverà a resistere. Completamente tornita di cingolati e mimetiche, militarizzata in stile Fort Apache the Bronx, perennemente sotto tiro di cecchino, tenterà di restare umana. L’Atletico San Lorenzo militerà nel campionato di terza categoria. Stessi giocatori, stesso Mister, stessa società ma con trent’anni sul groppone. Trent’anni di carico epatico per i supporter. Anche allora tra una canadese sorseggiata al Bar Marani e una cena di sostegno allo Spazio sociale 32 tornando con la memoria al derby del 6 aprile del 20014 ci si domanderà ma com’è potuto succedere?

Il fattaccio si è svolto grosso modo a tinte fosche.

Derby. Il match più atteso. L’Atletico San Lorenzo tra infortunati, squalificati, irreperibili, arruolati nella legione straniera e candidati alle europee di maggio si presenta in campo con un undici contato. E avanza del resto… L’impianto sportivo registra il tutto esaurito. L’incasso verrà devoluto interamente alla ditta Flli. Mortillaro Appannaggi. Ricomposizione manti stradali nel tratto Verano che collega Portonaccio con Muro Aurelia. Gli ultras Calsalbertonici annunciano dieci minuti di sciopero del tifo e striscioni voltati all’inverso in protesta contro la chiusura dello storico forno Micci. Specialità farinacee anti-celiaci. Causa guasto all’audio-video la protesta si protrarrà all’oltranza. L’ultras rossoblu sfoggerà sull’anello più alto della gradinata la signora Severina Archibugi, anni 172, origini marsicane. Vide la posa della prima pietra. Dopo tre scagni senza pretese facilmente controllati dall’estremo difensore popolare Marco detto il Canizares, il direttore di gara Signor D. Strattoni da Aretigno fischia un penalty a favore degli Atletici. Non lo vuole tirare nessuno. Il nulla che disinvoglia. Si temono le idi di marzo. O i pesci d’aprile. Mister Capitani la sente bollente quanto il Lino Banfi dei Pompieri parte prima. Tira lui. Palo. Autoespulsione e corona di spine. David Letterman chiude i battenti dopo cinque secoli di onesta programmazione. Ospite d’eccezione nella puntata di congedo insieme a Danny De Vito ed Eddie Murphy il signor Lorenzano Paciugo. Nativo della bassa bergamasca, è stato il primo ad acquistare su ebay il ticket per lo spettacolo di beatificazione del suo conterraneo Giovanni XXIII che si svolgerà al Palalottomatica verso fine mese. Lorenzano risulta essere tesserato al Portonaccio. Un desiderio divenuto realtà grazie all’intercessione della Curia. La sua passione per lo sport con i piedi muove i primi passi all’oratorio salesiano di Albino presso Leffe. All’epoca il papa buono era suo docente di catechismo. Lorenzano aveva 33 anni. Attualmente li ha per gamba. Sandrino Vicca ne prende coscienza fabbricando un tentativo da lidi lontani. Lorenzano nasta lo squaraus, cerca il santino del padre del Concilio Vaticano Secondo tra i guantoni da portiere, lo fa per allontanare il maleficio ma quel giorno il creato aveva di meglio da fare. 1:0. L’adulto sopraffatto dal senso di colpa rimarrà in stand by per il rimanente dei suoi giorni. Verrà sostituito subito dopo il gol incassato da un pezzo di vetro resina. La seconda frazione di gioco vede il calcio popolare giocare in scioltezza. Una scioltezza che porta al raddoppio. L’autografo di prestigio è quello di Pasquale. Il copione fuma alto bordo. Proiezione ortogonale su fascia, planimetria in area piccola, puntina di compasso ed inchino allo spalto. 2:0. Le occasioni per chiudere i soliloqui fioccano in razioni tutt’altro che genovesi. Il terzo gol dell’Atletico viene annullato per fallo di ostruzione ai danni del pallone. I Sanlorenzini non si accorgono dell’annullamento inscenando festeggiamenti degni della notte di San Silvestro. Non passa inosservata l’immagine di Rogerinho con una costina in ganascio. Sugli spalti si sprecano le libere associazioni melodiche. Niente fumogeni ma carbonella. Poi… attenzione! Minuto novanta. Il nono uomo solleva un foglio A4 con su disegnati a pastello a cera i minuti di recupero. Quattro. Ultimo giro di lancette sul quadrante. È il novantatreesimo. Linea destra del campo, traversone di Galbiati e zuccata vincente di Dossena. 2:1. Palla al centro. Linea sinistra, cross di Beruatto, tiro al volo di Bonesso ed è il pareggio. Gli Atletici sono ancora convinti di stare un gol avanti e la costina diventa braciola. Van De Korput avanza sulla trequarti servendo Torrisi, fiondata di quest’ultimo e Marco detto il Caudillo si deve arrendere per la terza volta. Dalla prima marcatura dei Portinacci alla terza sono trascorsi quaranta secondi di gioco effettivo. Severina Archibugi pretende la guardia medica… ma com’è potuto succedere?

[Fonte: Giovan Bartolo Botta]