Il calcio delle televisioni stabilisce che si giochi al venerdì sera questo classico della Serie B degli ultimi anni. Bari-Latina viene ricordata soprattutto per la famosa partita playoff da 60.000 spettatori, con una scenografia mozzafiato del pubblico barese che fece da contorno a quella splendida giornata.

Molti si chiederanno dove sia finita tutta quella gente: come spesso succede, vivere di ricordi può nuocere gravemente alla salute. La società adotta un ritocco al ribasso dei prezzi dei biglietti, presa forse anch’essa da un’attacco di nostalgia, ma a mio modesto parere il prezzo standard di 13 € era già sufficientemente popolare per una partita di questa categoria.

Nonostante il biglietto ribassato a 5 € (+ diritti di prevendita), il pubblico di Bari non risponde come ci si aspettava o, di certo, non come ai fasti di quel Bari-Latina che fu. Ma tutto sommato 20.000 presenze non sono niente male per una partita di Serie B, tra l’altro giocata in una scomoda giornata infrasettimanale.

Il primo impatto visivo della Curva Nord è di quelli interessanti. Finalmente torna gremita la parte superiore, che mostra un classico muro che non si vedeva da parecchio e che fa sperare al meglio per questa serata. Come da premesse, la Curva Nord mostrerà oggi il carattere dei tempi migliori come non vedevo da parecchio.

Lo speaker ci metterà come sempre del suo, inutilmente: a pochi interessano le sue parole, a pochi interessa un boato coperto dalla sua voce.

Belle manate, sciarpata iniziale non delle più belle ma comunque ben riuscita, oltre ai soliti bandieroni sempre al vento.

Anche se la squadra non gira a dovere, difficilmente oggi il settore calerà d’intensità, mantenendo un buon sostegno nei complessivi 90 minuti.Una nota positiva riguarda anche le tante torce che ho visto colorare e riscaldare l’ambiente, anche se accese in ordine piuttosto sparso e confusionario. Guardando gli orticelli altrui, Bari resta ancora un’isola felice in termini di spettacoli pirotecnici, quindi tocca accontentarsi, anche in ragione delle sanzioni per chi osa niente meno che colorare quel mortorio che è oggi giorno il calcio.

Da citare anche lo striscione di solidarietà esposto dai Seguaci della Nord verso i fratelli reggini e Vito Vasile.

Da Latina giunge una sparuta rappresentanza al seguito della propria compagine. Apprezzabili, con qualche manata cercano di farsi sentire, ma ottengono poco o nulla di più. Da rispettare comunque la loro presenza, di venerdì sera e con una classifica traballante. Intonano anche un coro verso Bari, con cui vige un reciproco rispetto.

A fine partita, bordata di fischi. Numeri e passione alla mano, questa tifoseria non merita un altro anno di Serie B, a vivacchiare nell’anonimato. È il caso di dirlo: “Bari Merita rispetto”.

Massimo D’Innocenzi.