Attendevamo la presa di posizione bugiarda e strumentale della questura attraverso media e giornali. Puntualmente è arrivata. Il “Corriere fiorentino” ha pubblicato la solita velina fornita dalla questura, fregandosene di accertare i fatti. Il modo di fare di questi soggetti ormai lo conosciamo bene. Montare un caso inesistente, dispensare diffide campate in aria, per tentare di giustificare il loro “lavoro” e colpire gruppi di tifosi scomodi. La realtà dei fatti è che in Piazza della Repubblica Sabato 5 Novembre non c’è stata alcuna rissa. Noi, da sempre ci prendiamo la responsabilità delle nostre azioni, ma dover pagare per un caso inventato e per una serie di menzogne, questo no. Ci siamo trovati, come capita molto spesso essendo una compagnia di amici, prima che un gruppo, il sabato sera per cena e per una birra al pub. Erano presenti insieme a noi i gemellati dello Sporting, anche loro colpiti dal provvedimento, come i 20 ragazzi nostri. I fatti che la questura definisce come “rissa” sono questi: due persone hanno avuto un diverbio in mezzo alla piazza. Una di queste era di Roma ed ha avuto la
peggio. Esito: 20 daspo. Per che cosa? Il motivo è esser stati presenti a a distanza di qualche metro dal fatto citato. La rissa? Non c’è mai stata. Le prove lo dimostrano in maniera lampante. Chi si è reso protagonista del diverbio, purtroppo sa che dovrà pagare. Le altre 19 persone che cosa c’entrano? La loro unica colpa è appartenere al gruppo. Se poi vogliamo entrare nei dettagli: sono stati chiamati in questura due ragazzi che, non solo non si erano resi protagonisti di nessun reato, ma addirittura in quella piazza non c’erano nemmeno. A questo punto, non resta ai solerti funzionari che presentare le prove della fantomatica rissa. Attendiamo con ansia. Ribadiamo che la nostra posizione, da sempre, è quella di accettare la responsabilità delle nostre azioni. Quando uno di noi “sbaglia”, è pronto a pagare, questo lo abbiamo dimostrato. Non ci nascondiamo dietro un dito e allo stesso tempo non rinneghiamo niente. Quando però viene commesso un sopruso del genere, con delle persone che non hanno fatto nulla colpite da una forte privazione della libertà personale, come dover andare a firmare ogni domenica per 3, 5 o 8 anni, intervenire pubblicamente è d’obbligo. 81 anni di daspo per un diverbio tra due persone. Siamo stanchi delle vostre bugie.
Adesso basta.