Il 6 settembre 2015, prima apparizione dello striscione VALMAURA DEFENDER… non un semplice slogan o frase ad effetto ma il risultato di un’esigenza, forte immediata, prorompente! La difesa del territorio è sempre stata nello “statuto” ideologico di curva Furlan fin dalle sue radici fondativo. Nato nel terribile vallo gelato creato dalla morte di Raciti e Sandri, il gruppo ha vissuto, dai suoi primi giorni in una condizione conservativa, appunto, d’estrema difesa di tutto ciò che era il patrimonio di una curva storica e dal passato glorioso. Onore da difendere, strade, vicoli, condomini, da vivere in pieno, svincolati da regole imposte, come predatori che difendono la loro tana… con la stessa febbrile attenzione.Dal latino “defendere” termine che si presta a molte interpretazioni tutte volte a cercare “l’intimo significato della parola” cioè l’etimologia. Quindi difesa estendibilea qualsiasi tipo di minaccia: gruppi rivali, forze dell’ordine, ma anche persone o entità che minacciano d’infangare un blasone, che è tutt’uno con questa terra, questa porzione di città, per noi come luogo natio. La breve e ingarbugliata vicenda Pontrelli stava per cominciare ma già aveva ampiamente palesato le sue ombre e il popolo della curva, guidato da questo gruppo, decise di cominciare una guerra… aggredire per difendere!La milizia che formava il gruppo creò involontariamente, o forse no, un nuovo modello di militante al quale ispirarsi.. Il defender: colui che giura fedeltà al luogo e di conseguenza ai fratelli che come lui lo calpestano con fare propositivo.. Questa la breve storia di un modo di essere, come sempre creativo e in divenireVALMAURA DEFENDER… screziati sentori d’avanguardia!