Anche la Questura di Pisa, seppur con un po’ di ritardo, ha voluto esprimere il suo ringraziamento per la stagione di “Pisa non si piega”, l’insieme di iniziative e lotte che ha consentito ad una tifoseria e città unite di liberare Pisa dai malfattori che tenevano in ostaggio, per proprio tornaconto, la squadra di calcio. Dalla stampa, anche nazionale, alle istituzioni, dalla gente comune al mondo del calcio, in tantissimi hanno tributato applausi per la costanza, la coerenza e la coesione dimostrate dal tifo organizzato neroazzurro; la Questura ha voluto distinguersi, iniziando a tributare denunce, a pioggia, per l’occupazione temporanea e pacifica di due binari marginali della Stazione di Pisa, un atto puramente simbolico che non ha danneggiato nessuno, né fatto sopprimere treni o causato ritardi, semmai lo spostamento di un paio di convogli da un binario all’altro. Questo non per giustificarsi ma perché è così, in tutte le nostre iniziative massimo rispetto per le persone che lavorano o che devono recarsi a lavorare.
Chiaramente i regalini (“manifestazione non autorizzata”, “interruzione di pubblico servizio”) arrivano a Novembre 2018 e si riferiscono a fine Agosto 2016, quindi tutto il tempo necessario per far spegnere i riflettori e far dimenticare l’appoggio totale della cittadinanza verso quelle iniziative. Ma noi siamo sicuri che al solo citare “Pisa non si Piega” tutti torneranno immediatamente, con il pensiero, a quei giorni, di cui la città va ancora orgogliosa, e siamo sicuri che la solidarietà verso i ragazzi colpiti dalle denunce a orologeria sarà generale e diffusa. Il gesto “incriminato” va contestualizzato in un clima di mobilitazione generale e pacifica che non può essere ignorato, ma in attesa che si faccia giustizia e chiarezza il nostro intento è quello di sensibilizzare e avvertire il maggior numero di persone possibile: Pisa non si Piega è ancora viva, uno per tutti e tutti per uno.
I Gruppi della Curva Nord Maurizio Alberti