ANCHE A CAGLIARI ASSURDE RESTRIZIONI INGIUSTIFICATE

A cosa serve rispettare le norme se poi la questura di turno fa sempre quel cazzo che vuole?
A Cagliari dopo un viaggio calvario con 5 ore di ritardo dei voli in partenza da Malpensa e gente dispersa per la città sarda in attesa del gruppo, è andata in scena l’ennesima immotivata prepotenza di stato.

All’ingresso dei ragazzi della Nord, il funzionario di turno ha vietato tutte le aste di bandiera senza spiegazione alcuna e a nulla è servita neppure la mediazione della società Cagliari che impotente in casa propria non ha potuto far altro che scusarsi.
È incredibile che pure laddove la norma sugli strumenti del tifo viene rispettata si sia costantemente ostaggio di chi dovrebbe tutelare l’ordine pubblico ma invece di rispettare i tifosi pare sempre più cercare di imporre la propria ingiustificata legge.

Ancora una volta nel nome dell’Inter è stato fatto buon viso a cattiva sorte ma l’auspicio rimane che chi di dovere apra gli occhi su un’assurdo stato di polizia sempre più dilagante negli stadi cui dovrebbe esser posto rimedio