Tutti ormai sapranno della sfortunata vicenda di Pietro, il tifoso spallino caduto dagli spalti a Verona.  La Ovest di Ferrara ha inscenato in città una manifestazione di protesta sotto la redazione di un giornale locale reo di aver trattato, nonostante le raccomandazioni, in modo indelicato e irrispettoso questa storia. I toni del comunicato ferrarese lasciano intuire una manifestazione ben riuscita e partecipata, altresì da qualche parte si leggono già tentativi di delegittimazione in cui si parla di bombe carta o simili, gettando un’ombra sinistra sul tifo organizzato. Continueremo dunque a monitorare la vicenda, anche per evitare che – come al solito – gli ultras finiscano vittime di certe strumentalizzazioni.

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PIETRO NON MOLLARE LA CITTÀ È CON TE!

Questa sera Curva Ovest Ferrara ha deciso di urlare il proprio sdegno manifestando sotto le finestre de “La Nuova Ferrara”. Eravamo davvero moltisimi e ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato. Ancora una volta il quotidiano ferrarese ha dato sfoggio di ‘giornalismo di alto livello’:
nella giornata di ieri ci eravamo raccomandati pubblicamente sulla nostra pagina Facebook, e personalmente con il giornalista Marcello Pulidori e i suoi collaboratori, di rispettare la privacy di Pietro, della sua compagna e dei suoi amici che, negando convintamente di rilasciare dichiarazioni e raccomandandosi di non scattare fotografie, volevano vivere questo momento di dolore e apprensione con riservatezza e intimità, come è loro diritto.
In tutta risposta, la redazione del quotidiano “La Nuova Ferrara”, oggi pubblica il momento della caduta di Pietro, il quale, è bene ricordarlo, versa ancora in gravi condizioni ed è in prognosi riservata all’ospedale, pubblica contro la loro volontà fotografie della compagna e degli amici che sono andati a trovare Pietro, pubblica due articoli che paiono usciti più dalla penna di un voyeur che da quella di un giornalista.
Questo a seguito di una giornata durante la quale solo l’intervento spontaneo di un maresciallo dei Carabinieri all’interno del reparto ospedaliero, ha in parte placato l’ostinata, inopportuna e invasiva insistenza dei giornalisti in questione.
Speriamo che i lettori abbiano modo di riflettere sulle modalità e sulla linea editoriale scelti da “La Nuova Ferrara” che tenta di capitalizzare il dolore altrui per vendere, forse, una decina di copie in più. Speriamo che, come noi, i lettori apprezzino maggiormente le linee editoriali di basso profilo e più rispettose del momento delicato ad oggi intraprese da altri quotidiani, scegliendo questi ultimi per le loro letture quotidiane.

Curva Ovest Ferrara