Periodo sicuramente movimentato a Pisa. Passata la grana della presidenza e del successivo cambio di società, le cose si son messe male dopo gli scontri avvenuti ad Empoli prima della partita Pisa – Brescia. Perseguire la violenza gratuita è normale dal punto di vista della polizia, mettere in piazza le eventuali responsabilità del servizio d’ordine e l’assurdo accanimento ai danni dei tifosi è invece sport molto meno popolare e necessita di andare al di là delle semplici notizie che emana la questura di turno.
Detto questo, la tifoseria nerazzurra si rimbocca le maniche e torna a sensibilizzare il tifoso medio, il semplice cittadino, l’accanito sportivo chiedendo semplicemente una firma per poter portare avanti un discorso che vuole andare oltre i confini dello stadio. A tal proposito mi piace evidenziare come anche la società, tramite comunicato diramato prima della partita, si sia schierata a fianco della tifoseria, invitando gli sportivi a collaborare ed avvallare la protesta degli ultras della Curva Nord. C’è solamente da attendere per come si svilupperà la faccenda, per ora il rischio concreto per la tifoseria pisana è quello di veder arrivare a breve novanta diffide, un colpo se non letale, sicuramente duro da assorbire.
Peccato perché a fronte dei recenti problemi societari, a Pisa l’entusiasmo è alle stelle e non solo da qualche mese. Ormai la tifoseria ha raggiunto una maturità che si esprime ogni domenica nel tifo e nelle varie iniziative, ma ciò che va sottolineato è il feeling, costruttivo e solidale, che si è venuto a creare tra le diverse anime che popolano lo stadio: se gli ultras tirano le fila del tifo, la gradinata è qualcosa di più di un semplice settore di contorno e ormai affianca le numerose iniziative dettate dal settore più popolare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, la tifoseria nerazzurra marcia compatta e quando c’è da disertare una trasferta per protesta, la diserzione è pressoché compatta; allorquando invece c’è da marciare per le vie cittadine è un tripudio di colori, la lotta alla passata dirigenza è stato il punto massimo toccato non solo dalla tifoseria ma da tutta la città.
Per questa partita, biglietti esauriti e record stagionale d’incasso. Per ottenere questo risultato pesano le presenze non certo trascurabili del settore ospiti: i ciociari sono numerosi e si presentano in Toscana con numeri importanti.
Ad inizio partita in Curva Nord viene aperto uno striscione su due piani: “Contro diffide e repressione…combatteremo per il nostro grande amore”. Il suddetto striscione viene tenuto bene in vista per diversi minuti, una volta ammainato seguono un paio di minuti di silenzio ed infine parte una bella cartata che coinvolge tutto il settore.
Inizia il tifo della curva Nord mentre nel settore ospite manca l’anima più vivace del tifo ciociaro, visto che i presenti li posso etichettare come semplici sportivi. Ovvio che voce e colore non manchino nella curva dei padroni di casa, i cori si alzano senza troppi problemi mentre le bandiere sono spesso e volentieri alte.
Si muove qualcosa anche nel settore ospite, i frusitani entrano con qualche minuto di ritardo e cominciano a colorare con striscioni e pezze il loro territorio. Si capisce fin dalle prime battute che la presenza è di quelle corpose, con lo zoccolo duro degli ultras che si posizionano a centro curva provando, con buoni risultati, a coinvolgere tutto il settore. Nella parte bassa sventolano senza sosta i bandieroni gialloblu, tutti belli esteticamente che offrono sempre un buon tocco di colore.
Una volta a ranghi compatti, gli ospiti puntano subito a chiarire rapporti con i dirimpettai, un paio di cori offensivi si alzano dal settore e la risposta dei nerazzurri non si fa attendere.
In Curva Nord viene ricordato tramite uno striscione il Bae, figura di spicco della tifoseria veneziana, mentre i ciociari sostengono incessantemente la squadra con bei battimani e con i bandieroni che praticamente sventolano senza sosta.
L’intervallo serve a ricaricare le batterie ma i padroni di casa lo usano per mostrare un messaggio sotto forma di striscione: “Chi consuma canapa non è certo un delinquente. Se come in altri stati fosse tollerata non sarebbe successo niente. Basta ipocrisia Cristian vive”.
Anche nella ripresa qualche coro offensivo si alza, ma in definitiva è il sostegno alla propria squadra che caratterizza la prova delle due tifoserie. I padroni di casa offrono una bella sciarpata a tutta curva ed anche la gradinata sembra apprezzare mostrando le proprie sciarpe. I ciociari perdono un po’ di compattezza ma non mancano di incitare la quadra, un tifo costante e mai banale, contornato sempre dai bandieroni.
Se sul terreno di gioco le emozioni sono state alquanto rare, non si può dire che sugli spalti ci siano stati lunghi momenti di pausa: le due tifoserie hanno onorato in pieno l’evento ed il pareggio, per il nulla di fatto espresso dal campo, non corrisponde certamente al risultato che hanno prodotto le gradinate.
A partita conclusa, la Curva Nord mostra l’ultimo messaggio della giornata: “Diffidati per voler prendere la maglia del proprio ‘campione’… nel vostro dizionario, una sola parola: repressione. Vergogna”.
Valerio Poli.