Noi disertiamo. Noi che non ci pieghiamo a decisioni assurde, cervellotiche, discriminatorie soprattutto verso i nostri fratelli, restiamo a casa. Per noi il gesto resta, la discriminazione resta. La decisione presa dal questore era questa e non è certo l’intervento dei politici che ne modifica la gravità. Qualcuno si è piegato alla politica. Noi invece vogliamo giustizia. Noi non dobbiamo ringraziare nessuno. La trasferta a Castellammare era un nostro diritto non un regalo politico. Per dignità quindi rinunciamo al nostro amore e soffriremo da casa, ma per noi questo è il modo di essere ultras senza compromessi e senza padroni