La Curva Sud Veneziamestre, attraverso il proprio canale facebook, ritorna sulle ultime polemiche riguardanti le nuove maglie, sulle quali campeggia un “110” in virtù della fondazione del Venezia nel 1907. Ma per i tifosi, il proprio sodalizio è l’Unione, quella nata nel 1987. Al di là dello specifico, sul quale non sono state rinfocolate le discussioni, la Curva ci ha tenuto a fare un passo indietro verso la dirigenza alla quale riconoscono un gran ruolo nella rinascita calcistica locale, ma altresì ribadiscono la propria fermezza sui punti fin qui esposti.
Di seguito il comunicato integrale.

 

Alla luce delle fortissime polemiche di questo periodo, la Curva Sud ritiene d’obbligo porgere delle scuse ufficiali alla Società per quanto concerne i toni aspri e duri nei confronti della stessa.
Rimaniamo fermi sui contenuti, siamo assolutamente convinti che la nostra storia vada riconosciuta.
Il troppo amore, la troppa passione, può portare nel calcio ( come nella vita ) ad utilizzare termini impropri, anche quando si ritiene di essere dalla parte della ragione.
La Curva Sud tutta, non ha mai voluto, e vuole negare l’ottimo lavoro svolto dal Presidente Joe Tacopina in questi anni, solo grazie a lui, ed al suo encomiabile lavoro, è stato possibile rinascere dalla cenere, ed arrivare dove siamo oggi.
Siamo altresì convinti che senza la passione, l’amore e gli sforzi del nostro Presidente, questa piazza, queste due città, dal punto di vista calcistico non potrebbero avere futuro alcuno.
Queste nostre considerazioni sono figlie di dati oggettivi ed incontrovertibili, che non lasciano spazio a repliche e/o polemiche.
È nostra piena volontà andare oltre a tutte le diatribe, convinti che un uomo possa ritenersi tale quando è intimamente in grado di porgere delle sincere scuse per aver utilizzato toni e parole poco opportune.

P.S : Comunichiamo ufficialmente che nel caso ricominci il caravanserraglio mediatico / social, non vi sarà alcun post da parte di componenti della Curva Sud.
Chiunque esprimerà commenti lo farà a titolo personale, NON a nome del gruppo, che già si è espresso chiaramente in queste righe.