Si affrontano di lunedì alle 18.30 Fano e Teramo, vista la concomitanza con la prima domenica del Carnevale più antico d’Italia. Per porre rimedio a questa situazione, e soprattutto a una classifica che ha raffreddato gli animi, la società granata decide di abbassare drasticamente i prezzi. L’intento è fare del “Mancini” l’arma in più di una squadra costretta a vincere questa sorta di delicatissimo spareggio salvezza.

Gli ospiti si presentano a Fano in circa sessanta unità arrivate con mezzi propri. Si riempie man mano la curva granata a causa dell’orario e del giorno feriale, ma a giochi fatti sarà in grado di riproporre i soliti numeri positivi. Nonostante sia evidente la quasi ormai totale divisione della Curva in due rami distinti, la tifoseria di casa riesce a compattarsi sia fisicamente che vocalmente.

I biancorossi dirimpettai riescono invece a farsi notare soprattutto nel primo tempo, mentre nella ripresa saranno protagonisti di un episodio dall’epilogo infausto: quando mancano poco meno di venti minuti il Fano si porta in vantaggio e durante l’esultanza del “Mancini”, una torcia viene lanciata dal settore ospiti alla gradinata contigua. Negli attimi successivi si scatenano attimi di tensione che porteranno all’arresto di un ventunenne teramano, processato per direttissima già la mattina seguente presso il Tribunale di Pesaro.

Per il resto va detto che le due tifoserie hanno manifestato da subito (e per tutta la gara) la loro reciproca antipatia con cori e sfottò vari, sempre comunque in linea con ciò che si vede solitamente tra due fazioni che non si stimano. A differenza di quanto accaduto nel finale che invece è andato un po’ oltre le righe. E che è stato immancabilmente sanzionato, per quanto in tanti continuino a dipingere gli stadi come luoghi di impunità.

Buona, tornando al tifo vero e proprio, l’alternanza dei cori da parte di entrambi i settori, con quello ospite che si fa notare soprattutto nel primo tempo, come detto, a differenza di quello granata che riesce ad imprimere una buona impronta in particolar modo nell’entusiasmante finale di partita, durante il quale arrivano i due gol che regalano i tre punti alla truppa di Cuttone.

Il 2-0 finale, salutato con applausi per tutti da parte dei rispettivi settori, riaccende in tutto l’ambiente fanese la speranza di una salvezza che resta ancora difficile (ma ora meno utopica), mentre in terra abruzzese sono chiamati ad assorbire un nuovo cambiamento, in seguito sia alla pesante sconfitta che al secondo esonero di Zauli, fortemente difeso dalla squadra nella settimana antecedente la gara.

Tommaso Giancarli.