Dieci anni fa, oggi, 28 maggio 2012, nasceva a Bari una nuova idea di calcio nel solco del cosiddetto “calcio popolare”. Un gruppo di ragazzi di stadio, frequentatori della Curva Nord, stanchi del “calcio moderno” e della sua mercificazione in campo e sugli spalti che un anno prima aveva portato il Bari al fallimento, decidono di dare vita ad un progetto autogestito dalla A alla Z, chiamato “Ideale”.

Ideale non solo come richiamo a quei valori da rimettere al centro del proprio mondo ma anche come riferimento al primo club professionistico barese, dalla cui poi fusione con la Liberty Bari, altro club del capoluogo, nacque l’Unione Sportiva Bari.

Una risposta al calcio moderno non più e non solo limitata a slogan vacui da gridare con rabbia al vento, ma fatta di pratiche tangibili e reali che in certo qual modo hanno catapultato i tifosi indietro nel tempo, al centro del calcio, alle origini di questa passione quando ancora non esistevano né barriere né filtri tra gli undici in campo e chi li seguiva dagli spalti.

Oggi i ragazzi festeggiano un traguardo, i dieci anni di questa avventura in giro per gli stadi della Puglia che li hanno visti protagonisti in campo e fuori, una passione che cresce e raccoglie consensi unanimi dal panorama ultras nazionale e oltre confine, ne sono prove tangibili le presenze a questi festeggiamenti, a cominciare dai ragazzi del Lokomotiv Lipsia, amicizia nata sette anni fa e poi consolidatasi con il passare del tempo, oltre a tutti i gruppi della Nord barese, dai “Seguaci“ ai “Bulldog” ai “Re David” con i quali condividono le stesse dinamiche nella stessa città pur se in ambiti differenti, contiguità che inevitabilmente si traduce nel mutuo rispetto evidenziato dalla presenza in questa serata.

E poi altre presenze “pesanti” come Reggini, Salernitani o, menzione d’onore per loro, i “Total Kaos” di Reggio Calabria, gruppo storico al seguito della squadra di pallacanestro calabrese che, dopo il fallimento del loro sodalizio, hanno sposato lo stesso progetto e gli stessi principi rifondando la compagine come società di “Basket Popolare”.

Ultimi ma non ultimi i ragazzi del Quartograd, anch’essa rappresentativa di stampo popolare di Quarto di Napoli che, alla stessa maniera, festeggia quest’anno i suoi dieci anni di attività sportiva e non solo. Presente anche una delegazione degli Ultras Spinazzola che con la loro compagine hanno intrapreso lo stesso percorso.

La giornata vola così via tra un mini torneo di calcio ed un confronto-dibattito con l’avvocato Giampiero Milone del Foro di Bari sul tema “Daspo e Repressione” che non può che risultare di particolare interesse per tutti i presenti, il tutto naturalmente annaffiato da fiumi di birra e cibo a ovviamente… a prezzi popolari.

Ai vari gruppi presenti è stata donata una targa in ricordo di questa serata che i diretti interessati hanno contraccambiato con materiale di appartenenza dei propri gruppi. Immancabile la coda di ringraziamenti per tutti quelli che da vicino o da lontano hanno voluto essere presenti alle celebrazioni di questo piccolo grande traguardo.

Una serata che ha consolidato vecchie e nuove amicizie nel segno della passione e dell’aggregazione, una bella serata anche per tutti quelli che sono passati solo per un saluto o una birra pur senza coinvolgimento diretto nella causa ma simpatizzando per la causa e per i fini che persegue il calcio popolare.

Tino Chinnì