La nostra cronaca del tifo di Cosenza – Reggina era forse un po’ fumosa nel merito: difficile, oggi come oggi, capire e riportare distintamente i confini fra tesserati, non tesserati, semi-tesserati via voucher, ecc. L’autore dell’articolo in questione, volendo mantenere appunto un profilo vago nel merito, ha parlato genericamente di numeri sicuramente (specie rispetto al passato) ridotti a causa della tessera del tifoso. E questo è un dato nazionale, una tendenza difficilmente invertibile, al di là dei Reggini a Cosenza che, se solo non ci fosse stata la tessera, sarebbero magari stati di più. Ma con i se e i ma non si fa la storia, come dicono i pragmatici.

Comunque, al di là di queste considerazioni, da Reggio Calabria ci segnalano che laddove è presente lo striscione “DIGNITÀ” è da intendersi presente la parte Reggina non tesserata. In tempi di controlli stringenti ed asfissianti ritenevamo superata questa differenziazione, dando per assodato che chi riuscisse ad entrare lo facesse solo previa adesione alla tessera del tifoso. Tanto dovevamo per diritto di replica e di parola ai diretti interessati.