Dopo avere assistito a gara 1, mi ripresento al Pala Panini di Modena per gara 3 della finale scudetto di pallavolo, con la serie sul 2 a 0 per gli emiliani di casa. Arrivo in zona palazzetto quando mancano circa due ore all’inizio della partita e noto già la fila per accedere all’impianto, nonostante i cancelli siano ancora chiusi.

Faccio qualche foto della folla in fila, alle 16 vengono aperti i cancelli del palasport; dopo avere fatto defluire la fila, ritiro l’accredito e faccio ingresso nel palazzetto. Com’era prevedibile, la prevendita dei biglietti per questa gara 3 è andata esaurita nel giro di pochissime ore, nella giornata di mercoledì: tutti i 5.100 posti a disposizione, di cui 400 per i supporter perugini, sono stati polverizzati nel giro di 2-3 ore.

Al mio ingresso, quando manca un’ora abbondante all’inizio della partita, noto il settore dei tifosi perugini già quasi pieno del tutto: 400 gli umbri presenti oggi in Emilia, a mio giudizio molto più colorati dei tifosi di casa, grazie alla moltitudine di bandierine bianconere (i colori sociali della squadra pallavolistica perugina) ed un bandierone fatti sventolare per tutto l’arco della partita, per la quasi totalità nei momenti “fermi” del match, quali time-out e cambi di giocatori. Come coreografia offrono un bandierone copri curva a schacchi, con lancio di coriandoli multi colore in direzione del campo.

A livello sonoro, menziono principalmente i 4 tamburi, fatti suonare per tutta la partita, in una sfida nella sfida con la curva di casa, in cui gli assoli di tamburi vengono accompagnati da vari battimani. Oltre a vari cori per la squadra, noto qualche coro più “casereccio”, simbolo evidente che il tifo pallavolistico non ha niente a che vedere col tifo calcistico. Per loro, anche l’esposizione dello striscione “LA STORIA SIAMO VOI”.

Per quanto riguarda la tifoseria di casa, è un bel vedere la quasi totalità del Pala Panini colorata di giallo, dovuto alle maglie indossate dai tifosi modenesi. Apprezzabile la coreografia d’inizio partita: un mix di palloncini e luci fosforescenti gialle e blu, unite dall’esposizione dello striscione “SIAMO LA LUCE DEL NOSTRO DESTINO” nella parte alta della curva di casa.

Durante tutto l’arco della partita, il supporto del gruppo portante (Irriducibili Gialloblu) non manca mai; anche per loro, il sostegno alla squadra è raccolto maggiormente nelle pause di gioco, segno distintivo, anche questo, della grande differenza tra tifo calcistico e tifo pallavolistico.

Comunque sia, tanti i cori per la squadra, il celebre inno in dialetto modenese, ma il top è il “fino alla fine avanti gialli” con tanto di conto alla rovescia, oltre al celebre “sha la la la” del Rosenborg rivisitato in salsa modenese e cantato da tutta la parte in giallo del Pala Panini.

Altra grande pecca, secondo me, riguarda l’assenza totale di bandiere e bandieroni, eccetto nella zona del gruppo Vecchia Guardia, dove ci sarà un po’ di sventolio durante la partita.

Dopo 5 set da cardiopalma, Modena si aggiudica partita, incontro e campionato. In curva modenese spuntano vari tricolori per festeggiare il 12° scudetto della società gialloblu, in più, oltre al classico “i campioni dell’Italia siamo noi”, vengono citati anche i vari giocatori, il loro allenatore ed il loro presidente, con la squadra che partecipa ai cori sotto il settore più caldo.

Da pollice in su la sciarpata modenese poco prima della cerimonia di premiazione, anche qui si vede partecipare tutto il Pala Panini. Dopo la consueta cerimonia, lascio il palazzetto con la gioia che si riversa all’esterno dell’impianto, fino a tarda serata, grazie ai protagonisti che festeggiano un titolo atteso a Modena da ben 14 anni. Assieme ai tifosi presenti alla gara, si uniscono anche il migliaio circa di tifosi che hanno assistito dall’esterno del palazzetto, grazie ad un maxischermo messo a disposizione della società modenese e del Comune di Modena per ovviare all’esaurimento dei biglietti.

Qualche sfottò tra le due curve, ma nessun tipo di problema all’interno del palazzetto. Concludo l’articolo ringraziando, per la grande disponibilità, l’ufficio stampa del Modena Volley, nonostante la mole di richieste per questa finale scudetto.

Francesco Passarelli.